Al nome di Dio, amen. A dì 15 dicenbre 1396. A questi dì v'ò scritto asai e da voi ebi a dì 12 per coriere una vostra de dì 6 e con esso quanto mandate, a voi rispondo brieve. Sopra e f. 225 auti più dì 6 non è altro a dire. E tratti ne' Sardi che sono f. 400 in due volte avete promesi e di poi gli arete paghati e aconci a conto. Avisato sono più dì è de' f. 411 vi rimise Boninsengna più de' f. 510 e apresso di f. 91 e s. - per voi propi che dite non dovere dare loro, di questo lascierò io in voi. E pir [sic] v'à rimesso f. 921 de' quali v'ò tratto f. 400 ne' Sardi e 225 m'avete rimeso che circha a f. 300 vi resta, e voi me ne rimettete 154 s. - , e dite pocho o niente restate a dare a que' di Vingnone. Se fate il dovere, il sapete voi di questo ch'i' non so se d'altra parte v'avessono tratto o avessi speso per loro. I' v'ò detto, da una volta in sue, rimettetemi f. 300 in 400 e, se non avete de' nostri, traete a Vingnone. L'una volta non ci è prenditori e l'altra non v'è fanti e mi pare pure che ora abiate trovato prenditori e fanti di questi f. 510 che traete a Mano. E poi dite e chanbi son di pari che di continovo v'è 3/4 in 1 vantagio a rimettere ma che avete voi a entrare in questo se non rimettete, se si può, come vi si dice. Benché mi pare ch'i' posso dire assai che voi farete a vostro modo e quanto: i' per me dirò a Boninsengna mio parere che metta in ordine qui una chosa. E sostengho per avanzare 1 per cento e credo avere e danari al tenpo e i' ò 3 soldi e conviemi trarre. Or fate chome vi pare che da ora inanzi non vi dirò facciate se none come vi pare. Questi di Manno faranno buon pagamento al tenpo de' tratti loro e perché dicesti tralli loro i me, e perché sono nostri amici e ci servono quando bisongna, n'avevo preso parte che ora li ritornerò indietro loro. A dì 11 vi traemo in Guido di Domenicho f. 152 s. 11 d. 4 oro per f. 150 s. 16 inperiali qui da Giovani Boromei. Al tenpo li pagate e ponetene a conto de' nostri di Vingnone f. 152 s. 1 d. 3 oro. E s. 10 d. 1 sono per voi per l'aghore mandai a 'Ndrea più dì è che chostoro s. 16 inperiali: aconciate tutto come bisongna e rispondete. E a voi medesimi pagate sanz'altra lettera di chanbio a usanza f. 101 s. 7 d. 6 oro per chanbio di f. 100 avemo qui da Ganino Grasso. Al tenpo ne fate quando da Domenicho o Ganino detto avete. Avisati siamo che pagano fustani a l'entrare o uscire costì che faccian conto pagano di dazio a entrare e uscire per Barzalona circha f. 3 1/2. Vedete voi s'è così e, se vedesimo da mandare siquro, ne manderemo alquante balle non paghando più. Di poi questa serra ò lettera da Vinegia e conta la nave di Polo Rosso è gunta a salvamento, grazia a Dio, coè a Parenzo. E da Zanobi ò più lettere, a Vingnone e Barzalona, sarano con queste: mandate salve che 'n quele di Barzalona à lettera di chanbio de' Corneri di f. 3.000 a' nostri. Da Boninsengna ò che a dì 23 circha vi dovea rimettere f. 400: rimettete qui salvo se prima vi traessi parte d'essi ma, non traendo, rimettete. Lettere in Catelongna no vi mando con questa, mando a dirittura per coriere. Chanbi per costà 1 1/2, Parigi 2 1/2 meglo, Pixa 2 1/2, Vinega 4 pegio. Fustani e lane a uso. Zafferani di qua s. 60 libbra, orta non ci à spacio ora. Né altro vi dicho. Cristo vi ghuardi. Tomaso di ser Giovani in Milano, dì 17. E pagate il fante. Francescho di Marcho e Andrea di Bonanno, in Gienova.