Al nome di Dio, amen. A dì 3 di febraio 1396. A questi v'ò scritto il bisongno e poi ieri chi una vostra chopia d'un'altra auta prima, rispondo. Sopra le partite mandatovi vegio quanto dite e chome v'ò detto elle stanno a dovere e però aconciatele come vi s'è detto e ancora per questa vi chiarirò brieve. Come v'ò detto ongni danaro ci si paga per lettera di chanbio si pagano e danari contanti e ongni danaro che si riceve per canbi o per merchantia ci si facci qui s'ànno i danari scritti in bancho sì che da contanti a scritti à 1/2 per cento e chosì ci si pagano le lettere. E se voi mi rimettete f. 208 n'arò scritti 209 sì che le partite mandatovi stanno bene in questo. De lb. 15 grossi rimissi a Vinegia furo per f. 156 3/8 qui e voi dite f. 150 n'avete posto a nostro conto. Potetene pore 120, se volete una volta, per dete lb. 15 no pagando qui e deti f. 156 3/8 che sono lb. 250 s. 4 inperiali e così aconciate. De rifacimento fatto a Iacopo da Ponte fu per lana si trovò bangnata e fu sentenziato quelo vi si mette a le partite, sì che anchora questo sta a dovere e così c'è chonvenuto pagare una volta. De' danari spexe per noi in Pixa, che vi metto in Milano a 3 per cento a voi vantagio, e chosì e danari mi dovete dare a me in Pixa per la balla di fustani venduta, gli rechò in Milano a vostro danno a 3 per cento come vi metto a prò: questo niente porta che una volta voi dovete dare e avere in Pixa. E mettevi tanto l'uno chome l'altro non è di faticha, se none a rechare le partite di Pixa in Milano, se lle volete aconciare com'ò fatto io e come conto v'ò 2 volte. Apresso dite che f. 10 s. 16 d. 4 oro in Pixa, che lle fo vallere in Milano lb. 17 s. 16 d. 5, dite questi avete posto a conto de' nostri di Vingnone. Se voi gli avate posti a conto loro, che bisongnava farnne conto a me per inbrattare i libri. Ora, come per le partite mandatovi arete visto, i' vi resto a dare lb. 66 s. 1 inperiali di che poi n'abatto queste lb. 17 s. 16 d. 5, restano lb. 48 s. 4 d. 7. E sì dovete avere, per le spese fatte a le balle 8 di fustani in Pixa f. 28 s. 11 d. 4 oro che sono se volete in Milano lb. 45 s. 14 inperiali e, se ve li rimetterò, vi darò di prò 3 per cento che ne tocherà s. 28 che verebono a eserre lb. 47 s. 2 inperiali qui. Sopra queste partite mi pare avere detto asai e chiaritovi. E chome vedete noi vi facciano il dovere, aconciatele e rispondete. Da' Boni di Bresscia niente ò auto. Dicono non ànno per chui mandare né da chanbiare non si truova: faranolo quando verà loro a punto e Domenicho Grasso dovrè venire in questi dì o con tutti o con parte. Né da Marchexino non ò auto niente. Dice à scritto a Pixa vendiate tanto del suo per ongni pregio che vi pagano. È vero che li mandai a pagare lb. 39 s. 6 d. 1 che non so se se [sic] gli à pagati o nno che anchora non ò risposta, se li pagase li porò a nostro conto. Come vedete, di vostro mi resta di contanti da lb. 95 inperiali e sì poca somma si truova mal da rimettere. Atenderò alchun dì se Marchesino à pagato e sopradetti, e s'e Boni mandano i loro, sì rimetterò tutto, se nno rimetterò que' mi troverò di vostro e diròvelo. Lane di San Matteo ragonate lb. 14 1/2 in 15 al tenpo di 6 mesi e vendicesine pocha. Fustani stanno a l'usato ongni ragone. Chanbi per Vinega 4 1/2, Pixa 2 1/2 in 3, Genova 1/2 in 3/4 per cento pegio, Parigi 2 1/2 in 3 meglio, Brugia s. 30 d. 10 in 11 franco. Né pù dicho. Cristo vi gurdi per Tomaso di ser Giovani in Milano. Francescho di Marcho e Manno d'Albizo, in Firenze.