Al nuomen di Dio, amen. Fatta a dì 27 de febraio 1399. Per la mane di Luchino Billia ve scrisse mia lettera e per essa fece mentione chomo aveva receuto qua una vostra lettera di chambio di f. 299 s. 10 a oro e anchora me restava a devere avere f. 124 1/2 secondo che son stato d'achordo cho quilli da Vignioni. E in la ditta lettera similli ve scrisse che iera stato a Vignione e che me devissano remetere li ditti dinari. Unde sapiatti che questo dì i' ò fatto un chambio cho Bonromeo di Bonromei di f. 124 1/2 e son per f. 136 s. 6 riceuti qua da luy e in sì è llo resto di f. 424 che m'àno remisso quilli da Vignione costà e, in casso che fosse aro, scrivetemello e ponite l'aro a la raxone di quilli da Vignione. Se el ditto resto m'avissavo remetuto qua no statti a pagari quisti f. 124 1/2, però che n'ò mistere per quilli da Vignione, e mandati a pagare i ditti dinari a quilli da Vignione he in sì fui d'achordo cho loro quando me parttì da Vignione che, abiando bisognio di dinari, che mandasse a pagare a voy costà e i ditti f. 124 1/2 preghano che al termine facisti bon pagamento. Anchora v'avixo domente che dinari no m'abiatti remisso qua se no quilli f. 299 s. 10 a oro che ultra quisti f. 124 1/2 che ve mando a pagare hora, che da qui a dì 10 ve mandarò a pagare f. 125 per quilli da Vignioni. Unde m'avixatti di presente che sapia quello che abia a fare però che di ditti dinari averò bisognio per chomprare roba per la botìa di Vignione che m'ànno imponuto quando me partì da Vignione. Altro per questa no dicho. Idio vi ghuarda sempre. Giovani da Pessano, saluti da Millano. Francescho di Marcho e Andrea di Bonanno chompagni, in Gienova. Propio.