Al nome di Dio. A dì 3 di marzo 1398. lo non v' ò scrito già assai per non eser stato di bisogno né ora vi scriverei se non che una volta vorrei vedere il fine de' fatti de la benedetta anima di mio fratello, cioè vi pregho che i panni suoi e quello pocho o assai ch'è lui, di danari o d'altro s'avesse, dobiate volere pervengha in noi, sapete ch'è debito. E però vi pregho qui a me li mandiate se così gl'avete, se nno opriate d'avelli di là donde sono e me non vi gravi avisarne. Non vi dicho piu inanzi perché per Aliprando, aportatore di questa, vi fia detto intorno a di ciò quanto fia bisogno. Preghovi voglate fare quelle si dè: è assai fu scritto a nostro padre di mandalli la raxone e il suo resto e i suoi panni e non è mai stato fatto. Cristo vi ghuardi. Se posso per voi nulla, avete a comandarmi come a vostro figliuolo che voi reputo padre. Piero di messer Lorenzo in Milano vi si rachomanda. Domino Andrea di Bonanno, in Genova. Propio. Risposto a dì 11 detto