Al nome di Dio, amen. Dì 16 dicenbre 1399. A questi dì v'ò detto a bastanza, l'utima con quele di Luchino Biglia arete auto. Risposta vostra nonn ò, dirò brieve. Avisati v'ò di f. 100 tratti in Guido di Domenico e f. 80 in Francesco de' Bardi. Pagate e ponete a conto a parte tanto v'abi lettera di Vingnone e poi vi dirò come arete a 'concare che non s'inbratti libri. Detto v'ò quanto sono per eser qui, fo conto tutto genaio o preso mi ci terrà. Se nulla poso fare in questo, dite. Pregi di lane e fustani e cotoni v'ò detto, a l'usato ragonate. Se sapete quando Francesco è per eserre costì, dite. Avisate che fa serr Agruxo, che mal viagio faccia elli che del male asai à fatto e per fare è ora. Idio vi provegha. Dite s'altro seguirono de le robe sono a Maserlia. Sanz'altro dire per questa. Chanbi 26 in 27, Pixa 32 boce, Vineghia 36 1/2 pegio, Brugia s. 40 1/2 franco. Cristo vi guardi. Tomaxo di ser Giovani in Milano. A dì 18, e òvi tratto in Guido di Domenico f. 150 per 192 da Boromeo, pagate e ponete a conto di Vingnone e allsì e 180 tratti più dì è. Sento cotoni vi sono venuti, atendo n'abiate detto sopr'essi. Qui amano e Acri fini lb. 21 in 21 1/2 a danari. Avisate per la prima. Dì 23, per costà 28. E più v'ò tratto in Francesco de' Bardi f. 150 per 192 3/4 da Francesco de' Magi, pagate e ponete a conto di Vingnone. Fu qui Filipo d'Agoxtino e per lui una vostra, non è a dire. Ògli dati f. 6 e posti a vostro conto f. 9 s. 12 inperiali, sì fate a mio. Francesco di Marcho e Andrea di Bonanno, in Gienova.