Al nome di Dio, amen. Dì 20 dicenbre 1399. Per Vinegia v'ò scritto quant'è suto di bixongno, arete aute. E vostre non ò poi e per questa è pocho a dire che spero tosto el farò di boccha. I' v'ò detto in che termine la coxa è restata e buona, sì che basta che a tutto daran buon chonpimento. E detto v'ò come ò mecho le scriture bisongna e i' medeximo ve le porterò dove sarete. Atendo se venite a Genova che pur pare in costà la moria faccia danno. Per Dio non vi state e, se a Genova venite, anzi parta verò là, se nno dove sarete. Sarà pasato mezo genaio anzi possa partire perché c'è mal fornito di maglia e bixongna atendere per avere cose a nostro modo e mettere bene el danaro. I' ò a questi dì tratto a Genova a f. 128 qui per 100 là ch'è buon chanbio. E si fa ben per noi, pure vi si vendese qualche cosa, che fate conto pocho di più se ne conpra di nostro mestier tanto. Ò mandate 6 balle, e 2 in chaxa per mandare apresso e roba per fare de l'altre, coè mercie; pure maglie sia per noi, possa avere, potrò mandare. Fo mia possa avere di buono e di spacciare per potere eserre da voi e atendere ad altro poi. Da Tieri Nepriore ò più dì è lettera sì che no ve ne poso dire e rimaxonosi avisati a pieno di tutto che basta, scriveranolo a voi. Ebi da Tieri una lettera e non v'ò mandato prima, sarà con questa e mandovi per Baldo Vilanuzi. Se soprastarà a chamino ve la manderà con altre e rispondete e, non di meno, vi dirò a boccha quanto farà bixongno. Tomaxo di ser Giovani in Milano. Francescho di Marcho, in Firenze. Propio.