Al nome di Dio, amen. A dì 24 di genaio 1399. A questi dì v'ò detto quant'è suto bixongno, arete aute. E vostre non ò poi e or è pocho a dire. E vi s'è detto come Nuto e 'l conpangno conprorono due muli da 'Ntonino Chozo per f. 107 in oro di che n'ebe da me f. 17. E de resto vi disi el contentasi per loro parte da f. 80 infin che desti comesione a me, di che n'à 17, sì che de' 63 aveva a fare lettera e resto sta sopra di loro come detto. Aconcate tutto e pe detti f. 17 in oro a mio conto ponete lb. 36 s. 11. E più ò prestato loro per spese lb. 20 inperiali che di meno non potean fare però non ànno auto qui altro che una soma. A Parma fe' loro una lettera a Moro di Chastangneto pagase loro 3 some di formagio e mandase a pagare e danari o qui o, s'à di que' di Manno, ponghi a suo conto, egli a vostro. Saprete che farà. I' v'ò mandato a pagare a Valeriano Lomellino f. 150 per 198 da Boromeo. Pagate e pe detti ponete a conto costì per voi f. 33 s. 7 d. - a oro per f. 44 s. 1 inperiali mi dovete dare, e resto a conto di Vingnone che sono f. 116 s. 13 oro. Sopra chotoni arete detto. Qui si mantengono balla da 22 a 25 cento secondo è. Fustani richarati s. 4 peza. Deon mandare que' di Vingnone costì o Saona 2 ballette di Parigi dov'è maglia e altre cose che pocho vale. Ma che si sia, se vengono, fate qui sieno preste esendoci bene, se nno lasciate che sarà da fare. Rispondete di ciò. Di quelo vi trago per voi si è prima pagato a Filipo d'Agostino lb. 9 s. 12, e per lo barile d'oricello lb. 4 s. 6, e pe f. 17, lb. 36 s. 11 e più lb. 20 prestati contanti a Nuto e Antonio. In tutto lb. 70 s. 9 che sono i detti f. 44 s. 1: pagate e aconcate come bisongna. E ferri mandate e non manchi che di qui mi spaccio in questi 15 dì: fatelo, diròvi a pieno inanzi. Né più a dire per questa. Chanbi 35 in 36, Vinega 45 pegio. Cristo vi guardi. Tomaxo di ser Iohani, dì 29. Francescho di Marcho e Andrea di Bonanno, in Gienova.