Al nome di Dio, amen. Dì 3 di settenbre 1401. Ieri ebi una vostra, rispondo brieve. Avesti la mia da Parma, mi piace. Dite farete dare a Domenicho per la ragone di Vingnone f. 100, basta, achoncerelli chome si dè. I' ò fornito alquamte mercie per Vingnone. Anchora non ò tratto nulla a Gienova per questo: perch'e chanbi meglorano, sostengho. Pasato lundì trarrò e acchorderò tutto e rimetterò lì lb. 120 s. - da Parma per lo conto di Pixa. Tornno Govani, farem quelo abiamo a fare insieme e dì 7 chon buona conpagnia vo a Vingone. Scriveròvi un'altra lettera e diròvi a punto chome arò seguito e che fia da fare. De la malinchonia e di più chose sopravenitovi mi dispiace e sì del modo delle 15 so n'arete dispiacere assai: sapete chome el savio preso partito pasato l'afanno e sì credo arete fatto voi e poi la chosa è qui e altro non se ne può, Idio provegha. Sopr'a' fatti di Vingnone non è più a dire: saremo al fatto e tosto vedremo a che si dè venire, aviseròvene a pieno. Di filo e choiame fornito Priore v'ò intexo. S'è 'l merchato mi ricordo avere udito per lettera, non se ne può fare che bene, i' dicho di tutto se altro chaxo no llo inpaccia e i llà vedrò el certo come è. Se nilla resterà a fare, si farà gusta mia posa che ongnuno arà suo dovere, tutto saprete. I' v'ò detto sopr'a' fatti di Francescho di Basciano a che savamo e in utino a questo fatto bisogna una lettera che non si può avere: tutte l'altre chose si posono avere ma sarebono scharse sanza queste. Per da Pixa, in questi 3 dì che cci è vetturale, vi dirò sopra ciò e non bisongna el Cerione qui per questo vengha. Ben lli risponderò per la prima sarà nella vostra, vedretela. Secondo vostro scrivere questa non vi dè trovare a Bologna però dirò per Pixa: e resto Idio vi dia a prendere el migliore di tutto. Mandovela pure da Vinegia, ben vi troverà. Non so a chi mandasti le lettere coè quele d'ieri ch'ebi da Vinegia. Le vostre, chome partirono da voi, furono, e ben ò scritto a Bindo e mai à risposto, credo atenda a magiori fatti. Del chotone tra voi e Govani ve n'ò detto per 2 altre. Fatelo arditamente, non se ne dè fare che bene. Qui monta e a Vinegia sta a l'usato, fatelo di 10 saccha per voi e lui. Chom'ò detto fatelo e sechondo proverrà farete per l'avenire, fate una volta chomicare con questo e che chi 'l fornisce s'intenda con Govanni. E pani di Como v'ò detto non è da fare hora ad animo: riposato se ne leverebe di be tratti, per ora stiensi. Tanto s'è fatto e ronzino ò venduto ieri per f. 14 ch'abattute la ghabella e senserra f. 13 1/2 resterà, vada chon Dio. Sapete ch'era e, fra ll'altre chose, al trotto pareva sciendese d'un tetto! Antono avea un buon chavallo e, preso a Ginevra a una gornata, gli entrò 1 chiovo per lo piè di che rimandò a Ginevra a Govani e llà l'à lasciato sia medichato e ne lì chonperò un altro e mandogliele. Di che a l'andare io torrò uno n'à Govanni e menerò fino a Ginevra e lascieròllo là e, se quel d'Antonio sarà guarito, el menerò se nno o nne chonperrò uno o menerò questo di Govani ch'a piè non debo andare, son fatto tropo vechio per 'l servigio, or chosì andrà. Richordovi non ci è paso 9 gornate al chamino ò a fare non vi sia la moria che non aspetta l'un l'altro: i' andrò chon buona chonpangnia e paseremo bene cho la grazia di Dio che suoi amici siamo. Vo' dicesti mandare lettera per da Genova, sia con Dio, non ll'atendo omai qui. Ben ò intexo eh modo de lo scrivere quando no volesimo venise a mano d'altri. Con Nastagio me ne 'ntenderò e ben dice el proverbio: tristo à qualla chaxa che di vechio nonn à! Govani à 20 balle di montoni conci ne la Mangna: asai se ne spaca costì e potrà eserre li manderà a Nello secondo arà risposta de' pregi, saprete che farà. Racomandate loro vi proveghino se manda. Né più per questa a dire. Tutto a l'usato. Cristo vi guardi. Tomaxo vostro, salute. Francescho di Marcho da Prato, in Bolongna. Se non v'è, manda a lui. Dite di mandorlle che qui m'è detto che Priore s'ipacca chon uno Bernardo da Marsilgla e uno Tomaso da Firenze le chonpera inn Achisi.