Al nuomen di Dio, amen. Fatta a dì 11 di marzo 1402. In quisti sì no v'ò scritto, la caxone è abiutta però che per 3 volte son stato a Cremona per chomprare bochazini, per voy e per mi, per Vignioni e tuto i'ò chompitto e metuto a chamino per ire a Vignione e, sechondo scrivano quilli da Vignioni, dichano se ne chapitarà ben e se lo credo però che c'è pochi metetuti. Fino a dì d'ogi ve se ne è mandato migha, unde se ne derebe ghuadegniare ben. Quisti che i' ò chompratto a chompagnia no sono se no balle 7, per voy e per mi, come in due parte per voy e 'l terzo per mi, benché ne domandaveno 8 balle, no possutto avere 1 balla di rasse però che no ce n'era migha, unde quella balla resta. Per caxone che son stato a Cremona no possutto remetere quilli f. 150 che scrisse che ve mandareve per lo velluto. La caxone sie che quilli dinari che voleva remetere i' ò metuto in quilli bochazini. Hora, per lo portatore di questa i' ò scritto a Bindo Piaciti che ve remeta a l'abiutta di questa f. 150 e che me li tragha qui però che serano paghati e chossì crezo che farà. E in casso che no li remetesse traetilli a luy e ditti che li tragha a mi: io li rimeterebe ben a Vinegia ma no osso per paghura di conditione che son greve qui. Lo resto di dinari di vellutti e taffetà remeteròli valichato sia Pasqua e cò no mancherà. Credeva avere fatto merchatto di 1 coppia di velluto nero che resta anchora a vendere: no possuto però che no m'à datta scritta che sia bona a meo volere. Solicitarò a venderla più tosto poterò e, benché no la vendesse, no di meno remeterò i dinary. Qui li condicione son tanti mavaxe che no se potrebe dire e, se fosseno stati al modo usatto, sarebono quisti velluti venduti più dì fa e a dinary chuntanti e se ne sarebe ghuadegniato asay più che non se ne fa. Me pare che è di bisognio andare a chomo va lo temporale: v'avixo bene che qui è grande bisognio di taffetà di Bolognia e di taffetà di grana di Fiorenza che n'avesse hora se ne ghuadagnarebe asay, di questo stati avixato. I'ò ricevuto da Bindo Piaciti 11 sachi di cottoni: li 3 sachi terò per mi per fare lavorare, li altri venderòli e di tuto farovene chunto. Per più lettere v'ò scritto che ve manderebe lo chuntto di li altri 10 sachi e anchora no l'ò mandato nì lo posso mandare per questa però che è di bisognio scrivere a Vignioni a' vostri e mandarve lo chunto di bochazini e di balle 4 di merze che i'ò mandato in quisti 4 dì passati, unde perché i'ò pocho tempo no lo manderò hora. Anchora no ricevo le 3 balle di stamegnie che me scrive Tomaxe che me manda da Vignioni: crezo serano qui tosto però che i' ò un meo giovane per chamino che vene da Geneva che li menerà. Chomo serano qui, venderòli più presto poterò. La malia lasò Tomaxe ò mandata tuta salvo 1 cotta: mandaròla per li prime balle e se iera a pericholo di perdella, per la grazia di Dio, è fora di perichollo. Ardengo di Ricy scrive che da Savona me manderà una vostra balla di stamegnie ch'è da Vignioni: quando serà qui avexaròli quilli da Vignioni e più presto poterò farò fine. Ieri ricevetti una vostra di sì 11 di febraio la quale i'ò intesso, unde cade pocha risposta perché dicho di sopra cò ch'è di bisognio. Chomo siti avixatto, i'ò abiutto lo chunto del vellutto e tutto i'ò achonziatto. Altro per questa no dicho. Idio vi ghuarda sempre e ve dacha sanità. Cottono acheri lb. 19, sciame lb. 18, amano lb. 20. Fustani di 2 candeliere boni lb. 3, di ghuado lb. 7, burdi lb. 7 s. 10. Lanne di Bregovia lb. 21 per cento, di Fiandra lb. 32 per cento, di San Matheo lb. 10, di Proventia lb. 9 per cento. Giovani da Pessano, saluti da Millano. Chamby per Vinegia 11, per Genova 3 per cento quisti pexo, per Vignioni nulla. Francescho di Marcho da Prato, serà data, in Firenze.