Fuggir vi voglio a Prato, e veder vi vorrei; non so ch'io mi faccia: e promesso m'ho di far verso voi stranezze un mondo; e mutarommi come femmine, che girano come foglia. Sicchè insomma io vi verrò a vedere anzi vada a Firenze: e però qua non venite, se none già a vostro spasso. Ricordivi, che chi non fa della sua volontà quella dell'amico, non è gentile uomo nè è amico; quando la volontà dell'amico è onesta, come è la mia; cioè, che delle cose vostre vo chiedere io: e s'io sono sì vile, ch'io non cheggia quando n'arò bisogno o voglia, allora dite di me male. Vedete: mi fate andare per le case altrui, e fuggir la mia camera, ec.. Benchè nell'assaggiar que' vini ottimi non si facea altro che ridere, pensando quanto a punto mi servivate di quello v'avea così di fresco richiesto. Scritta tra due tini. Vedete bella cosa! par terra parte lavoratoia e parte vignata, ec..