Dicemi Lionardo che non trovò vino a Carmignano gli piacesse per ser Coluccio, se none una botte d'uno cogno fiorentino; benchè non cercasse tutto. Saracci giovidì il vetturale, e aremo un saggio poi, del miglior vi fia. Lionardo n'ha qui da tre some d'assai buono; che non si cura darvelo, perchè ha ad andare podestà di Vinci. Or vedremo quello del vetturale e il suo, e pigliaremo il migliore. El barile di quel di ser Coluccio, messo nella botte, costa soldi 25. A ser Cristofano parlai, e aremo di quel tribbiano quanto vi piacerà: ma costarà il barile, messo nella botte, più di 55 soldi. Parmi troppa carestia. Sappiate se costà avesse il modo averne da Pescia. E in ogni caso, quella botte vota di bianco farei venir qua, s'a voi pare: poi, se vorrete, si durarà fatica ad avere de' buoni. Le fave del gran Saccente, non vi iscordino un quarto per me; che dice si disfanno sanza vedere fuoco. Non vi do fede, se none come all'altre sue cose: pur n'ho voglia, perchè i cibi grossi mi dilettano. Ma voi mi costumate male, e fatemi uscir della regola degl'Iprocriti. Non posso dir peggio per contentarvi. Vorrei il fattorino dicesse a monna Bartola, che que' pellicciai da Prato le daranno tre lire, ch'io prestai loro ieri; e che spenga una soma di galcina, e faccisi venire una carrata di rena; sì che que' d'Arsiccioli possan fare que' pilastrelli ogni volta che vogliono: e anche faccia venire que' mattoni che diranno. E abbia monna Bartola a mente far fare qualche legame a que' castagnuoli dell'aia, con auti, chè non ci siano tolti di notte. Altro non ci è a dire. Mandereteci uno fiaschetto di quel vino ismemorato, per assaggiare; e questa lettera porti seco il fattorino a monna Bartola, sicchè lel sappi leggere. Poi sono stato con Guido; e rimane ridente e contento d'avervi parlato ad agio, e piacegli lo stato vostro. Iddio ve ne dia ottimo cognoscimento; e massimamente d'avere in questa vita si fatto amico e consolatore: che credo i cristiani non abbiano miglior latino di lui, cioè perfettissimo uomo di nobilissima ragione. Iddio cel presti. In fretta. 16 novembre. - SER LAPO. A messer P. parlate, e ringraziatelo in quel modo, ec..