A questi dì volli provare dar noia altrui, ch'a voi; e non ad altro ch'a la Rocca, e' ha molti fanciulli cui mandare: e manda'gli uno mazzo di miei lettere, che tra tutte non montavano, a danaio, x soldi. Io truovo me ne mancò quelle ch'io avea più care. E però ritorno pure a voi: che. oltr'all'altre noie vi do, togliate questa di mandarmi queste lettere alle case a coloro a cui vanno. Che quanto più ripenso parecchie volte l'anno a voi, più v'amo, e più vi sono obbligato per ritto e per traverso. Iddio mi vi guardi, e voi conforti e aiuti a vivere nella pace sua; sì che di cosa che v'avvenga non vi diate tanta noia. E ricordivi del vangelo di stamane, e Iddio piaccia ne ricordi a me; che e' non si può servire a due signori nimici a uno tratto, cioè a Dio e al mondo: ma trattare Iddio come signore, e 'l mondo per fante; questo si può e dee fare. Dio ce ne dia grazia. Raccomandatemi a monna Margherita, che so ch'elle si ricorda di me per lo bello giubbetto in che io la servi' a mensa per la fiera, e anche per lo colpo ch'io le fe' dare a Lapino. - SER LAPO vostro. XII di settembre.