Della lanterna e castrone, e dell'andata a Grignano che vi tolse Barzalone, ho inteso: a bocca ne diremo tosto: forse vi farò motto, se sarò il dì di sa' Michele a Grignano. Del vino dico così, che pur testè ebbi la lettera vostra, e stamane è restata in casa con madonna Ave. E dicovi che monna Margherita non s'intende, nè voi, di questi fatti. Io le crederei d'ogn'altra cosa, che di vini freddi o caldi. Fate questa volta a mio senno; che da domane in là ci venga uno barile di vino bianco buono, poco o non punto bollito; cioè pigiato, messo in barile; e o per bere quella botte, o per venderlo, è nicissità: chè ora, per che fia freddo, e' non se ne trovarebbe danaio E messovi su questo barile, vedrete quello che e' farà: e vedrete che a venderlo s'arebbe II fiorini del barile, se nol vorrete bere. E di per sè, fate d'avere una botte di bianco, di vino dolce, per lo verno, per monna Margherita e voi; chè per la state n'arete da Vieri; del tribbiano, dico. E così ancora, da domane in là, fate di mandare due some di vermiglio poco bollito, per mettere in su quello brusco vermiglio: e questo è il modo a rinfrancallo, o volete vendello o volete berlo. El libro di monna Margherita non si può avere: io ne sono ito due volte a Santo Spirito; chè colui è legato e incatenato per lo Cardinale di Firenze per due anni, non restando mai di scrivere. Chi recarà il vino, troverà le dette botti co' detti iscemi; e dove siano iti, ve ne sarà renduta ragione; chè ora ho molto da fare. E i fatti di Domenico farò come de' vostri. SER LAPO vostro