Le vostre cose amorevoli, e 'l vino agro del buon messer Piero, mi trovarono per andare a tavola: però a niente rispondo ora. Risponderò a tutto; e a Stoldo dare le sue fave. E di Guido e di Nanni vi darò risposta. Fommene beffe, mentro è nell'uficio. Voi avete fiorini 35 di prestanza. Non ci è uomo che non sia o rinterzato o raddoppiato come voi: però che i focolari e le famiglie iscemano; sì che conviene ch'e restanti crescano. Tocca a me e agli altri. Sia che vuole; d'ogni cosa mi do pace: conforto voi a così fare. Ch'io non so altro inferno che la casa vostra; tanto affanno pigliate, a bisogno e sanza bisogno, per li vostri amici. A messer Piero e monna Margherita mi raccomandate. Io ho fame. Rimandovi tutte vostre cose per lo medesimo. Ser Lapo vostro.