Ho auta la seconda vostra grande; e perch'io sono in casa la Mercatanzia, non ho modo a rispondere a tutto. Lodovico fu richiesto iermattina in persona. Oggi tutto dì l'abbiamo astettato alla Corte. In fine stasera abbiamo data la domanda, e pagato fior. uno per diritto; tutto di saputa e coscienza di Guido. E hanno commesso sia richesto per venardì da capo, a udire sentenza e condannagione di spese. Poi stasera è stato qui il figliuolo di Ricovero per lui; e dice che Lodovico ci fia domane o l'altro; e chiedeva termine. Credo non n'arà punto. Ma dice a parole (e qui notate bene) che una terza persona da Prato, che vi diede gli ultimi de' fiorini 400, disse al libro suo nel detto sezzaio pagamento, come gli dava a voi in persona per resto ultimo e intero pagamento di ciò che avavate d'allora adrieto avere o dare con Lodovico per qualunche ragione e cagione. E che questo libro produrranno venardì. E però avvisateci quel che e' vuole dire. Io credo che qui può esser stato fabbricato qualche cosa: ma s'ella fia rea, penso sarà conosciuta. Ma rispondete sopracciò qualche cosa; però che per questo vuole dire, averne fatto conto con voi, e esserne chetato. Non ci si lascerà a far nulla, con lasciare ogni cosa. Vedete che ricadìe ha dirieto il piatire; e appena abbiamo cominciato! poi ch'altre ha a far con non buone genti. STOLDO e SER LAPO. XVIIII dicembre.