Con uno della presente Settina vostra; che siamo egli e io (come disse colui) due anime in uno corpo; ho adoperato per modo, che o vi sia fatto il dovuto, o egli ne farà scandalo. E con Francesco Federighi parlai stamane, pregandolo per più cagioni, e' si voglia in questa Settina affaticar per voi, perchè avate cagione da non poterci venire a questa. La risposta fu tale, ch'io do fede che l'abbi già fatto, e anche anzi sia sera il farà. Di Guido non fo nulla, che v'ha alcuno amico; perch'io veggio Stoldo e Bellozzo tuttavia gli sono alle spalle. Ieri fui in villa; e perchè non aveste cagione di mandarmi nulla (chè me ne fate dispiacere del troppo), non vi fe' assapere se volavate nulla. A Dio v'accomando. LAPUS vester, dì III di luglio.