Ho molto pensato del modo della sicurtà dell'amico vostro a uscire netto, e tornare sicuro d'ogni sospetto: e ogn'altro modo ha o m'ha, o forse ho in ancuna cosa manca, o troppa un'altra. E questo è, che attenda spesso sapere la tornata de' nostri Ambasciadori; e con loro venire in carraggio: e se la donna sconciasse; mandarla prima o poi, come meglio si potesse, o per una sera o due, tanto si fosse a Firenzuola, non dovrebbe troppo isconciare. Are'velo detto ieri; ma non sapea gli Ambasciadori fossino costà, e sì amici. L'altro modo sarebbe, quando gente d'arme nostra tornasse di costà; e voi verreste con loro, come l'altro giorno accadde; o quando Ambasciadori di costà venissono a Firenze. E ogni volta areste lettere e salvocondotto de' nostri Signori. Tutto dico, se la cagione del partire dell'amico è ragionevole, che no la so: che ove non vi fosse cagione, e grandicella, are'vi lodato un poco lo stare. Ora il vostro parere è il mio. Dio vi dia grazia pigliate in ogni cosa buono partito. Penso, a quello hanno a fare, staranno costà, il più, quindici dì. E se troppo stessono, ogni volta sono tali che v'accatteranno uno famiglio o mazzieri del Signore insino a Firenzuola o Scarperia. - SER LAPO. XXVIIII di maggio. Ho dati grossi due al fante che porta questa per malvagia; e promette darvela, o farvela dare ad Amerigo Banchini presta ronzini. E per Amerigo rispondete.