Andai iersera a Settimo alle 22 ore, e stamane vi passai dall'uscio alle XII e mezzo, e chiamai Checco per vedere s'egli scrivea. La botte no m'esce del capo. Lunidì mattina alle XIII ore la leverò: nolla volea levare, se prima non era veduta: più non si può. Voi ringrazio. Fate all'usato. Checco prego vi metta sotto una tavoluzza, e fia agevole a farlo. Non posso mangiare con voi: io ho ancora in sul petto quella nobile poppa mi mandaste; ma fu soperchio. Del carnasciale vi do fede più che non credete; grammercè al tempo! [OMISSIS]