Domane mi starò con voi. Ieri, anzi uscissi di Prato, m'informai al mio modo, con una persona, per intendere il biscanto di questi Ermini, creditori di ser Schiatta, per dare avviso a voi, quale a me paresse più atto, e a voi più onorevole e di meno viluppo. E hollo diliberato, secondo me; e fia quel medesimo vi dissi ieri. Ridolfo, di questi fatti ho saputo non cura nulla; e ha ragione: e per servir voi, non vorrebbe ispiacere altrui; e ha ragione. Andrea di Paolo è presso che pagato, o di masserizie o altro, secondo m'è detto. Migliorato ha sì poco avere, che poco cura. L'altro non so chi s'è, che noll'ho ora a mente. Sì che, dando lor balìa per sindicato, voi rimarrete come di prima. Io vel voglio aver detto: ora sta a voi pigliar partito. E a me basta far bene l'ufficio mio; cioè, di dirvi puramente mio parere. Cristo v'aiuti. - SER LAPO. Iscusatevi loro una volta oggi. E se dicono: Fateci dar balìa; dite loro: Chi sicura me, che voi la spacciate?