Quello tempo che stanotte non m'ha tolto il sonno, tutto ho messo in voi. E sommi fatto quanto m'è stato possibile voi, con tutte le qualitadi, maniere e natura ch'avete: e quando ho tutto ordinato, guardando dattorno la vita mia, io vengo meno al consiglio; e più tosto mi sento fiera ridottami in bosco tra ' lupi e fra gli orsi, che uomo ragionevole; dico stimandomi io puro uomo, posto Iddio da parte. E' parrebbe meglio il morire che 'l vivere: chè sapete bene, che vita è quella dell'uomo, che è presso che certo d'avere a morire in prigione. Pregovi carissimamente, che ai piati presenti e che attendete a venire, non pogniate l'animo, e dì per dì attendete l'aiuto di Dio; e se lo sperarete, vivendo sanza frodo, come parmi facciate, l'arete. E attendete da uno de' vostri amici, non de' meno fedeli, benchè non utile come v'è bisogno, uno consiglio pacifico, onesto, pieno d'ogni verità, che vi fia mandato in pochi versi; che d'avventura, non aveste mai chi l'avanzasse; e sarà secondo Iddio, e accostarassi al vivere vostro; sanza dire: Da' ciò c'hai a' poveri, e va' ignudo! Anzi, fate quante mercatanzie volete; e viverete e morrete onorato, e questo resto del tempo goderete. Non dite già: E' fia cosa impossibile a me! Sapete ch'a Dio, se fia di suo piacere, ogni cosa è agevole. E se vi parrà que' due versi tenerli in vostra camera, che ogni dì gli leggiate, arollo caro. E vero, converrà mi promettiate una cosa, e attegnate, mentro vivete, come mi prometteste a Prato; non tirarmi in vostra casa più ch'io volesse; chè fia quasi simile. Or pigliate, padre mio, un poco di cuore nella fidanza di Dio. E' mi par sentire ch'io v'arò messo in via di salute, a starne al vostro giusto e equo giudicio; che vi parranno leggieri e vere. Cristo me n'aiuti: sanza lui, si va cieco. - LAPO vostro.