Voglio più tosto un poco del nuovo forte, che del vecchio dolce; chè n'hoe assai. Del nuovo arò diletto, per vostra consolazione. Ma da questa volta innanzi, di tali maniere non mi trovarete più ubbidiente; chè triemo dentro, che d'amico io diventi uno operaiuolo di piazza; chè non fe' mai parola, che non abbiate in doppio meritata. Francesco, aprite l'orecchie al vero. Voi non sapete la forza dell'amistà vera. La mia con voi non può più durare, se non si ferma con patti di mai non darmi nulla insino che siamo morti. E s'io sarò amico di quella vena ch'io dico, chiederò sanza paura, ovunche il bisogno verrà. Ricordovi sono uomo atto a turbarmi, s'io non sarò di questa onestade servito. [OMISSIS]