Spesso ora ricevo lettere da Cristofano; e veggio ci fia a maggio, o prima; non nascendo caso nuovo: e io sto e attendo che e' truovi la sua casa non sanza masserizie, ma con quante possa fare a nicissità: dipoi dell'avanzo esso si provvederà. Questo sia detto per ricordarvi la cortesia m'avete già offerta, cioè che di Piero farete quanto io vorrò: solo dico del sito ove dimori;. ad altro, non ci è animo a nulla, se non per lo luogo. E per questo vi ricordava a buon'ora, se Dio gli dà vita, che io mi contentarei stesse a Pisa; o per voi, se là farete nulla; o altrove presso, ove per voi si facesse. Dipoi riautolo presso uno anno o due, o meno o più, come voleste; e io avesse tocco con mano la vita sua, o se ha tocco o capo d'uomo, o no; allora per voi sarei contento e' andasse a lungi, e tornasse come vi paresse meritasse sua condizione. Dice Salamone, Che l'amore fedele è medico alla vita di colui a cui l'amore s'addirizza. Però io vedendolo, e vedendo e toccando i suoi andamenti, darei, per la fede gli ho, qualche medicina a quella vita la quale è stata tanto lontana; sanza quello che per natura il dee dirizzare, essendo picciolo infante. Molto mi piacete di non rispondermi per non arrogere noia a quella ch'avete. Credo bene che s'e collaterali che tenete ora, nell'ufficio avete, cioè Tofano e gli altri, fossono più rilevati d'animo, e non mangiassono terra in cambio di pane, non vi sareste potuto tenere di non isprovare o approvare quella bibbia del pecoraio, a cui ogni dì si raddoppiano da Dio i doni e le grazie; pur che le troppe non siano, per suo difetto, a suo giudicio eterno. Iddio ne guardi. Molto mi sono allegrato per amor di Bartolommeo e della sorella, dell'acquisto della casa nel mezzo di buona e onorevole gente. Guardivi Dio. - LAPO vostro. VI di febbraio.