Al nome di Cristo crucifisso e della sua dolcissima Madre. Reverendo e carissimo in Cristo Iesu. Disidero che viviate con santo timore e amore di Dio, intendendo ugimai alla salute della vostra anima. Dobiamo esser chiamati, e non sapiamo in quando. È tempo, ora che abiam tempo, d'aoperare e non più indugiarci, isvilupandovi dalle superchie solecitudine; le quale ispine afogano il buo' seme delle sante predicasione, cioè non ci lassano mettere in opera quel che volentieri e con diletto odiamo. Di qua, diletto in Cristo Iesu, ci viene procacciare di guadagnare colle richesse delle sante virtù, se di là voglia' godere l'eterni beni. Non siam da Dio tanto nobili creati e ricreati i'nel santo sangue suo per goder terra nè divisie trasitorie, ma pe' posedere i' reame del cielo. Adunqua, diletto e diletta in Cristo Iesu, date quel ch'è di Dio a Dio, e quel ch'è di Cesari a Cesari. Penso fate come io, che ne li do più che parte. Io mi so' mossa a scrivervi, ricordandovi volontieri voi medesimi, e anco questo convento. Credo sapete, che Manno de l'Agli ci lassò fiorini L i'nel suo testamento, legandoci volere ogni anno per la anima sua v messe. Sempre s'è fatto, e ispero si farà per chi verrà, come ora si fa. Abiamo avuti della sopra ditta quantità fiorin xxx; pur li xx che restano, per infine a qui non si sono avuti. Ben per la guerra un pogo li ho avuti, o voi o chi l'ha a fare, per iscusati: ora non dico così. Di qua è uno, che si chiama Bartalomeo, credo sia sensale, vostro fiorentino: èmi ditto ha fatto fare la pietra colle parole ed arme, come è scritto il su' testamento: no l'ho anco posta, che no l'ho pututa avere. Chi l'ha fatta fare (che credo sia Lodovico suo sio), iscriva mi sia data, e io la pagerò, se esso vuole, e a me sia debito: che non sarebe bene ch'esso e io la facessimo fare, e gittar que' denari. Iddio il sa, siamo affannate, e ho monti debiti, e gran mi manca e vino per gran parte de l'anno. Pure ispero in quello ismisurato Amore, per chi siàn qui, ispirerà a chi può serèn sovenute. E voi prego per carità, se v'é possibile, arechiate a fine questa buona opera per l'anima di quel diletto Manno, cha molto v'amò; e la sua volontà fu, che ci avesseno, par la sua anima, a' nostri bisogni. Cristo Iesu lo sa, che bisogno ci è. Deo grasias. Abiate in me pasiensa, se v'ho attediato. Marta, Marta, disse messer Iesu, solecita est. Hami pur, per la sua grasia, l'Amore posta a provedere queste sue ispose. Confortate la donna; a quando parlate a frate Giovanni Domenici, ci raccomandate. Tutte le suore in Cristo Iesu vi confortano. Orate per noi, volentieri oriàn per voi. - SUOR CHIARA indegna Priora i'nel monasterio di Santo Domenico di Pisa, in Cristo Iesu vostra. Reverendo e carissimo in Cristo Iesu, Francesco da Prato, di Marco.