A nome di Dio, amen. Fatta a dì xxij di gienaio 1391. Franciescho di Marcho. Il vostro Niccholò e Bartolomeo e Agnolo dipintori vi salutano, a vostro piaciere. Sapete quando ci partimo da voi la vilia di Befana ci promettesti che i nostri lavorii che v'avâno fatti ve ne informeresti, e che ve ne informereste per quelle due feste, sì che, che ci risponderesti i' lunedì vengnente o martedì: di che no ci avete risposto di nulla. E siamo istati chon Istoldo, e credemo che venisse cho' qualle risposta da vostra parte. Dice Istoldo, che no gli diceste nulla di veruna nostra facenda: di che forte ci maravigliamo. E ben ci fu detto quando ci partimo di chostà, che noi aremo gran quistione chon voi; e noi ce ne ridemo, e dicemo a l'amicho che ce disse, che questo no potreppe essere, anzi gli rispondemo: Tu gli dèi volere male per atro. Ma be' veggio che ci disse il vero, che per insino a qui ci avete fatto chome si fane a fanculli. Prieghovi che ci rispondiate, se ve n'è di piacere, per di qui a lunedì o martedì, e chosì v'aspetteremo, se doviamo avere chonchordia o chonvegna chon voi di quello che abiamo a fare insieme, e che sia choll'affetto. E in quanto voi no ci rispondessi, abiateci per ischusati, chè procaceremo d'avere nostro dovere. Idio sia vostra ghuardia sempre. Franciescho di Marcho, in Prato.