Richordanza che, a dì xiiij di gennaio 1393, noi rimanemo d'achordo con Lorenzo di Nicholò dipintore, conpagno di Nicholò di Piero dipintore, che noi gli dobiamo dare al presente fiorini dieci d'oro in Firenze, per parte del resto che de' avere da noi di più lavorio che ci è fatto in questa chasa e in San Franciescho e in ongni altro luogho per insino a questo dì; chome apare per una iscritta di mano di messer Giovanni di Gheraldo, soscritta di sua mano e di maestro Angnolo di Tadeo dipintore, albitri tra noi et il detto Nicholò di tutto il lavorio che fatto ci à; chome apare per detta iscritta; che al presente noi diamo o facciamo dare in Firenze a detto Nicholò fiorini dieci d'oro; e che d'ongni resto dovesse avere da noi, debe indugiare per tutta quaresima, e fagli risposta, e deliberare s'egli de' fare le storie che sono a fare in San Francescho, chome apare per una iscritta di sua mano d'essere in achordo cho lui, o del sì o del no; e vedere ongni chonto ch'è tra lui e noi, e vedere e stare a buono chonto l'uno all'altro; e in chaso che noi non ci acchordassomo, che non facesse dette istorie, dargli ongni resto che dovesse avere da noi; ed elgli ci debe chompiere il San Cristofano di chasa a piè della ischala, o fare chonpiere per modo che stia bene, a nostri cholori, e di mangiare e bere e dormire di cholui che lo chonpierà. E io Lorenzo di Nicholò dipintore sono chontento, entro per Nicholò e ciò che bisongna per lo predetto Nicholò di Pietro dipintore di quanto è scritto di sopra, prometto al detto Francescho di Marcho, che 'l detto Nicholò sarà chontento, a questo dì xiiij di gennaio 1393, sarà chontento a questo patto fatto e scritto di sopra per mano di Barzalone di Spedalieri. Io Lorenzo di Nicholò mi sono soscritto di mia propria mano, questo dì detto. (Memoriale Nero, an 1393-96, a c. 100.)