+ Jesus. Dì 15 di novenbre 1402. Carissimi in Christo. Dappoi mi partii da voi non v'ò scritto; ora perchè 'l tenpo s'acosta che promise Nanni dipintore di darci la tavola facta, cioè per tutto novenbre, come sa Domenicho di Chanbio che ffece i patti, si mi muovo a scrivervi et ricordarvi la predetta tavola, che pensso per suo onore oggimai la dovrebbe avere fatta, o presto alla fine, se non, come sapete, esso stesso si condannò di certa pena. Or come si sia, pur far si debba se fatta nonn è et qui si debba mandare, et questa vi fo per avisarvi del modo ch'avete a tenere ora o quando sarà in termini da mandarlla, che, perchè l'uomo non sa se guerra è o pace o triega o che fia, non vi pote' da Genova diterminatamente scrivere, fate così. Per la morte del Ducha io imaginava ne conseguissi pace, ora non so che mi dire. Permetta Iddio quello piace a llui; ma ssia che ssi vuole, a Luccha pur credo si possa mandare quello che l'uomo vuole di cosstì. Se questo si può fare, bassta a nnoi. Vuolsi adunque ordinare, quando è in punto, di mandarlla là a qualche amicho vostro, che lla mandi a Pisa a messer Simone Doria di Genova ch'è molto nostro amicho, et per questo modo passerà, e esso è avisato di mandarllaci poi di là per quello modo gl'abbiano detto quando ci fumo là; pertanto tenetene questo modo. Et ben legata e inchassata chome sapete il modo che vuole venire la mandate, e che ssi conservi sanza inpedimento. Il maestro da sse medeximo vi darà a cciò aiuto et consilglo, et io li sscrivo ciò che ffa bisongno. E ricordovi se potessi franchare la gabella, sarà buon fatto. Cose di religiosi non debbono pagare, massimamente credo dell'ordine nostro e vengnendo dove viene; et per piccola spesa vi fossi, non incresscha a Francesscho di pagarlli: poi che ffa il più, facci il meno. E già bene penzo, n'à 'n quelo auto brigha, di richiederllo di nulla per noi, salvo ora d'un paio d'occhiali, ch'io vi fui. pochi mezza, che Francesco la facci lui, et chosi in honore di dDio non 'l sscha un poco di spesa farvi. Ancho lo pregai a boccha, se lli piace fare fare a monna Margherita I.a cortinuza per detta tavola, faccilo se ben li pare, e ppiù e meno che piace a llui, o chon la Piatà in mezzo o qualche vitalba dipinta intorno. L'arme sua non dicho, che mandandola qui non sarebbe chonosciuta. Dilectisi che Dio chonoscha più la buona volontà e intenzione che questi fummi esteriori; e ppiù non vi scrivo. Qui si priegha et pregherrà per voi divotamente. A ciasscuno s'è ricordato i benefici ricevuti da cotesta chonpangnia ora e per lo passato. Jesu Christo vi mantengha nella sua santa pace et grazia. Amen. Vostro figliuolo et indengno frate minore frate Bonifazio et cet. In Corsicha. Francesscho di Marcho e Domenicho di Chanbio in Firenze .Jn. Di Chorsicha. Adì X di gennaio 1402.