Al nome di Dio. Amen. Data in Prato a dì 18 di marzo 1397. Del fatto che m'inponeste della filgliuola di Zanobi, com'io vi dissi ch'io n'avea ragionato con Priore di Ghino per Giovanni suo filgliuolo, il quale è per fare al presente bottega per sè ed à quasi il fornimento comperato. Vo' sapete che Priore è buo' e caro terrazano ed è abiente, non à in casa tragolo di femine a maritare, à uno filgliuo' benneficiato di XIIII.o moggia, ànne uno notaio e due altri si procacciano per modo che stanno bene. Ànno in possesioni, come sapete, lo podere da Cortevecchia, anche lo podere da Paperino ch'è staiora 70; anche ànno a Iuolo staiora 170, fra' quale è staiora 20 lavorandaia, che ssi semina, l'avanzo è prata; e alcuno uliveto alle Saccha; et buona casa con corte e loggia e bello orto, con due case apresso a quella; e sopra tutte queste cose è, che 'l garzone è intendente e buono massaio, e à buono animo a fare bene, e pertanto, perchè voi mi diceste ch'elgli era ito a Vinegia, se vi pare, poteteneli scrivere. Spero, s'a dDio piacie, n'arete onore. Sopra ciò altro non vi scrivo. Christo vi guardi. Fatta per lo vostro servidore Lorenzo di Donato orafo a' vostri piaceri aparechiato. Franciescho di Marcho da Prato in Firenze propio. 1397. Da Prato. Adì 19 di marzo - R.