Al nome di Dio. Ame. Fatta a dì VII di gungno 1395. A' dì passati v'abiano iscritto quant'è istato di bisongno e da voi non abiano di poi avuto lettera, sichè per questa ci arà meno a dire. Solo vi fo questa per avisarvi chome noi vi mandiano per Nanni da Santa Chiara le vostre priete sagrate, le quali sono fasciate in una charpita; sicchè sta bene. La vostra cintola è venduta a sol. 25 l'oncia. Meglo no s'è potuto fare. Per anchora non ò avuto i danari. Quando sarete tornato farò ragone cho l'orafo e farovi dare i resto. Qui non à poi altro di nuovo. Il vostro crocifisso ò veduto e sta bene. Dicie Nicholò che arebe bisongno di danari. Òlli detto che voi ci sarete in questi due dì e che voi lo chontenterete ed è rimaso per chontento. Da Pisa no ci à poi nulla di nuovo, e di quello vi fue detto chostà non è vero nulla, sechondo sentiamo. Se nulla sentiremo innanzi ci siate ve n'aviserò. Idio vi guardi. Per lo vostro Domenicho di Chambio. Di Firenze. Franciescho di Marcho :d: II prìete in Prato propio. 1395. Da Firenze. Adì 8 di giugno.