Fareteci grande apiacere di farcci dare que' danari che v'abiano mandati a chiedere, inperò che n'abbiamo bisogno, e tanto vi dicho che, se che noi abiano voluto fornire i lavorio in prima, arenvi iscrito gà è più tenpo; ma ora gi simo sichurati di scivervelo per la bisogna ch'abbiamo e di questo vi preghiamo. Mandate per la croce a ogni vostro piacere: è fornito. Se sapessi il bisogno, presterestici de' vosti, tanto è l'amore ch'io gredo ch'abiate in noi. È delle più riche chose che vedessi mai del tanto. Del fatto della chapella, vi preghiamo che cci faccate avere qualche risposta di buono, e siamo cierti che cce ne sarete buoni. Altro no cc'à a dire per ora. Facta in fretta. Per lo vostro Nicholò di Piero e Lorenzo di Nicholò dipintori, di Firenze, al vostro servigio senpre. A Francescho di Margho in Prato, salute. Francescho di Margho in Prato, propio. 1395. Da Firenze. Adì 17 di gungno XIV.