Al Nome di Dio, a dì 3 di
marzo, 1397.
A dì
del passato, vi mandamo l'ultima; di poi, avemo 2 vostre, l'ultima,
de dì 17, avemo a dì 26. Rispondiamo apresso.
Dateci pieno mandato delle vostre
lane, perchè del tutto volete se ne facia
fine: di esse n'abiamo
vendute 3 altre
balle de le vostre: che sono
vendute,
ora in tutto, 6
balle. E abiamo
vendute queste ultime 3
balle a
duc
. 14 (il)
centinaio, al
termine di 6
mexi e dobiamo tôr
r panni per quello varanno a
denari.
Qui à
lane assai sucide, e dare
lane e
denari è tropo. Volentieri sono più tosto
conpratori delle sucide che delle
lavate. E poi queste vostre sono tenute
chattiva sorte di
lane; e tropo àn
ne di
tara.
Vedrèno di dare ora fine a le 4
bal
le de' vostri di
Pixa e
vantagieremo il più
potremo a dirène
comto, come bixogna.
Né più per questa: siamo vostri, Idio con voi.
Antonio di Maffei e
compagni, in
Verona.
0
' trovato questa lettera in
Ferrara e vedete de le
lane
vendute ògli scritto e
scriverò da
Vinegia e qui ò lasciato una lettera in loro anchora e un'altra
mandò ieri a
Vinegia insino partito de l'andarvi.
De le
baratte non s'è qui fatto nulla ed è piùe trista
roba se n'avesse piùe; e io
ò risposta da
Vinegia, d'
Antonio, che del
baratto gli avea scritto era per farlo
charte fini a
duc
. 18 e la
lana
lb
. 5 (la)
roba in
baratto. E queste
robe di
Catalogna, che di
roba in
roba non si viene aver fine. E non dico altro: partiàno
questo dì, di qui, a dì 8.
Manno d'Albizo degli Agli, in
Ferrara.