A dì 3 di
settenbre 1405.
Di poi che di qua ti partisti, non t' ò scritto per non essere stato di bisogno, e questa ti
fo solo per dirti novelle, chè per altro farei senza scrivere.
Arai sentito come il nostro
Comune ha
comprato la
città di
Pisa dal
signore di Pisa con
consentimento e parola di
Bucichalto, e a dì xxxj del passato, a ore xiiij si prese la tenuta de la
cittadella e rizzaronsi le
'nsegne del
Giglo, e prese la tenuta per lo
Chomune
Gino Chaponi e
Lorenzo Raffacani e chon 500
fanti bene in punto.
E' Pisani ànno auta 1
.a
lettera da questa
Chomunità che fra 15 giorni si pensino se si voglono
arendere, e, dove non si voglano
arendere, non faccino ragone, passato il termine, di trovare
miserichordia. Pensasi per loro meglio s'
arenderano, però non astettano socchorso di niuna parte;
e passati e' xv giorni del termine dato loro, si metterà ogni sforzo per la
cittadella e dalle
mura a
chonbattere la
città, e dichono questi
chapitani di
gente d'
arme la dànno vinta in 4 giorni, ma la
voglono mettere a saccho. Pensasi che, se non s'
arendono, si darà licenza che sieno messi a
saccho. Idio dia loro a pigliare buono partito per loro e noi.
In questi giorni saranno qui le genti dirò apresso, i quali venghono in aiuto del nostro
Chomune
e tutti si sono proferti.
El
Chomune di
Siena ci manda
lancie 100 e 500
fanti a piè.
El
Chardinale di Bologna ci manda
lancie 100 e 500
fanti a piè.
El
Signore di Luccha ci manda
lancie 50 e 1000
fanti, ed èssi proferto tenere fornito il
chanpo nostro d' ogni
vettuvale, e insino a qui l'à tenuto, e proferto
denari, se al
Chomune ne
bisogna.
El
Marchese di Ferrara ci manda
lancie 200 bene
chapitanate.
E'
Malatesti ci mandano
lancie 100 e
fanti 500.
El
Conte
Bertoldo Orsini ci viene
chapitano di ghuerra con 200
lancie e 500
fanti. Costui
sarà qui domane, e vanne a
Pisa.
Città di Chastello ci manda e à mandati
lancie 20 e
fanti 100.
El
Chonte
Francesco da Poppi ci manda
fanti 500.
E simile ogni rachomandato e vicino ci manda gente, e tutti sarano qui inanzi passino 8 giorni:
sicchè puoi ragonare che, tra
gente d'amici e
soldati del
Chomune e nostri
sottoposti, sarano intorno
a
Pisa
chavagli 4000 e
fanti 10 mila anzi sieno dì 12 di questo. Sicchè pensa che rimedio ànno i
Pisano
sic. Tiensi certo s'
arenderano.
D' altra parte,
Bucichalto e 'l
Signor di Pisa che tiene
Serezzano e altre terre in
Lunigana,
sono tenuti ad aiutarci piglare tutto terrutoro di
Pisa, e fanolo valentemente.
Chostaci
Pisa
fiorini
200 mila, de' quali si
paghano a dì 20 di questo
fiorini 72 mila e a dì 20 di
marzo
fiorini 66 mila,
e il
resto fino a
fiorini 200 mila si debbono
paghare a dì 20 di
settenbre a 1
.o
anno, in chaso
che
Pisa sia auta. Noll'avendo auta, non siamo tenuti a
paghare.
Queste sono le chose come fino a qui stanno. Che si seguirà saprai, posto ne sarete informati
da altri.
Non t' ò altro a dire, se non mi rachomando a tue orazioni; e se posso niente, scrivi.
Christo teco.
Giovanni Cirioni, salute di
Firenze.
Da
Padova c' è nuova come uno
chastello del
Signore di Padova che si chiama
Monselici,
che pare sia grosso
chastello chome
Ferrara, mandarono al
chanpo de' Viniziani, e dissono si
volevano dare loro, di che dal
chanpo si partirono el fiore degl' uomini che v' erano; e, partiti
dal
chanpo, il
Signor di Padova uscì fuori, e assalì il
chanpo e prese e uccise chi v'era rimaso
e portossene le
bandiere.
Simone d'Andrea da
Prato propio in
Barzalona.