A nome di Dio. A dì 28 d'
aghosto 1395
Questa sera abiamo riceute due vostre lettere: la prima avemo
a ore 24, e l'altra avemo per
Nicholò di Piero al serare de la porta.
La chagione perché io non t'ò manda
to istasera
Fattorino si è perché
la
muletta si
ferò molto tardi e ogi se n'è
isanguina
ta la
mula,
e àe auto andare quatro volte al
Palcho, tra per portare a
iuti, e
pane, e per
vino, e ciò ch'è di bisogno. No' mi saprei idovinare
chom'io m'avesi a fare della
mula quando il
Fattorino no' ci fose,
perch'è suto ogi di bisogno di
chavalchala e di tenela nell'aqua
inazi le si chavase sa
ngue, e àci ogi auto tanto che fare che n'arebe
au
to asai due uomini, no' che
Fattorino, e non arei trovato né
Mattarello
né
Nannino, però che
Nannino era in opera e
Mattarello avea
ogi i
buoi. A
Cristofano abiamo detto dell'aqua, dice che la manderà
di fuori.
Bernabò àe auti i
danari da
Lodovicho, ma e' no' sono buoni:
faraglisi fare buoni. Mandoti
Nannino, perché non à a fare domani
nulla e 'l
Fattorino si sentre uno pocho istracho, e àe una dogla
entro la spalla: non gli darebe il quore potere menare
ronzino a
mano, e anche ce n'è di bisogno per amore della
mula, perché
Filipo
la vuole vedere ispeso e io no' ll'afiderei a niuno fanciuollo, però
no' vorei s'andase trastullando. Mandoti il
mantelo tuo da
chavalchare
in uno
iscughatoio e 4
chopie di
chacio in uno
paio di
bisacce
e due
paia di
polastre: no' sono trope buone, perché cholà su stanno
male e sòvi molto atristiti ed èvi si pocha aria che v'afoghano: sarebe
meglio mandargli al
Palcho, se tu te ne chontentasi. Per questa faremo
sanza più dire, perché sono 4 ore. Istamane ci levamo inazi
dì una ora per amore del
charatore e istanotte ci leveremo alle sette,
se noi ci sentiremo, per mandarti le
best
ie che chosì abiamo ordinato
cho' lo
podestà per mandarti le
beste, che lla porta ci sia
aperta. Il
maestro
Lorenzo non è qua: ène ito a
medichare uno più
là che
Vernio. Idio vi guardi senpre.
per la
Margherita, in
Prato.
Franciescho di Marcho da
Prato, in
Firenze.
1395 Da
Prato, a dì 29
aghosto.