Al nome di Dio. A dì 21 d'
aghosto 1398.
Stamani n'ò ricevuto una tua: rispondo apreso dove bisongnia;
e chon esa una lettera
andava a ser Piero e uno
mazetto
andavono a
Pistoia, che lle diedi anche a
Nicholò perché
avea a
mandarle egli.
Ieri ti scrivemo per
Nicholaio Mastriscia; noi abiamo cerchato
tanto che noi abiamo trovato le lettere avea il
Mariuola e a quella
non chale risposta, perché per altra risposi le chose avamo ricevute,
e le sue demo a
Nicholò di Piero, ché altre lettere non v'era chon
ese, ed e' non n'avea più, cioè il
Mariuola; e drento non v'era
lettere ch'andasino a
Pistoia.
Ieri per
Nicholaio Mastriscie ti scrivemo ieri, e credemo che
tu l'avesi a buon'otta, e per lui ti dicemo della
balia chome noi
non trovavamo se no' latte ispopato, ma ch'io avea trovato una che
ce lo terebe uno
mese o due, quello fose di bisongnio, tanto noi
ne trovasimo una buona; e' non vuole venire per esso, anzi mi chonviene
trovare una femina che vengha per eso, se voi vi diliberete
di volermelo mandare a questo modo. Io mandai ieri monna
Bartolomea d'Aleso
insino a
Iuolo per sapere di quella che lla
Lapa e
Nicholò m'aveva' detto, e trovai ch'ella moriva di fame tutto l'
anno,
e mandai monna
Chaterina d'Andrea a
San Giusto e per tutte quelle
ville cerchando se llà ne trovasi niuna, e non n'à trovato niuna chosa
che
buona sia: queste sono chose che venghono da una ora a un'altra
e non c'è ri
maso niuno nostro amicho e niuna persona a chui
io no' l'abia
voluto dire.
A la lettera rechò il
barbiere t'è stato risposto.
I'
zendado non t'abiamo mandato più tosto, perché non n'abiamo
potuto: noi te lo mandamo ieri quando noi l'avemo.
Nicholò ci mandò egli la lettera rechò il
barbiere, e se non
fose per
Arghomento, noi non abiamo mai lettere che
Nicholò no'
ce la manti per propio; egli,
Nicholò, è in
Pra
to e non n'ò udito
dire che sia andato i' niuno luogho.
A'
maestri si solecitano e
Nanni dice che lavora
no bene, ma
eglino si dolghono, ché vorebeno che tu gli vedesi lavorare, perché
tu non crederai poscia che si siano istudiati chome si sono; e' gl'àno
tirato su quello
muro insino al
tetto della
chucina e fùvi asai
chalcina
e da che ve n'avanzò uno pocho.
Tu tti ramarichi che noi non ti rispondiamo alla metà delle
chose, e a me non pare chosì. Per fretta, ché cholui che l'arecha si
vuole partire, non dicamo altro; per lo primo, se cci sarà mancho
nulla, ti risponderemo chonpiutamente. Idio ti ghuardi senpre.
per la tua
Margherita, in
Prato.
Francescho di Marcho da
Prato, in
Firenze.
1398 Da
Prato, a dì XXI d'
aghosto.