Al nome di dDio, amen. Dì XXIII di
febraio 1402.
Per
Chasino, che fu nostro
manovale, ricievetti 1 tua lettera,
fatta dì 22 di
febraio, e chon esse più lettere: l'una andava a
Luigi di Lottino,
la qual mandai a
Tingho che lglie mandasse in
villa, e
quella di
ser
Lapo mandai a
chasa sua, e a
Domenicho, e a
Stoldo
feci dare le loro.
Tu ddi' ci sarai
lunedì: sia con Dio. Tu ddi' che avete mangiato
tanto che è assai; io provederò, qua, per modo che voi starete
più sottilemente.
Richordoti che, quando ne vieni, ne rechi la
scritta, sì che
possiano far
chonto chol
fornaio.
Prieghoti procacci di stare sano e poi se però sarà' qua in questi
dì, non n'è bisogno di farti altra risposta e qua non n'à altro di
nuovo.
I
Piaciti ti mandarono iersera lettere ed, essendo
Stoldo all'usato,
le tolse e avrà risposto ad esse.
Àcci novelle da
Vinegia che lla
Nanna di
Bindo è forte malata
ed aiutola il
padre; se ttu vi scrivi, sì nne scrivi intorno a ciò quel
che tti pare.
Rachomandami e salutami a chi tti pare. Noi di qua stiàno tutti
bene: lodo n'abbia Iddio, e Lui priegho che di te sia guardia.
Io,
Niccholò dell'Amannato, vi priegho che, se per me si può
aoperare alchuna cosa per voi o per vostri
parenti o amici, me lo
scriviate, che per grazia mi terrò di potere ffare chosa che vi piaccia.
Altro per questa non ci à niuna cosa di nuovo, sì che altro
non ci à
a dire.
per la
Margherita, tua donna.
Franciescho di Marcho, in
Prato.
1402 Da
Firenze, a dì 24 di
febraio.
Risposto.