Al nome di Dio, a dì xxviij d'
ottobre 1397
A dì 25 di questo vi schrivemo una lettera dovevi mandamo 1
/3 di
f
. 250
in
Ghucozo de' Rici per la
valuta qui, a
'Ntonio e
Doffo a
charl
. 46:
ponesi a nostro
conto. E più vi diciemo sopr'a' fati di
Biecholo d'Albito
quanto ne tavamo.
Dipoi altra vostra lettera non abiamo auta, sì che ci è pocho a dire.
Arete dipoi auti i
f
. 250 d'
oro da
Ghucozo de' Rici e posti a nostro
conto e avisatone.
De fati di
Biecholo d'Albito non è dipoi fato niente. Ora che le
ghalee
di
Sora sono partite, si darà ordine a
spaciarle, che pensiano se ne
trarà
tt
. 20 per
oncia noi vi siamo a magior soma e de' vostri si farà
quanto de' nostri, e di tuto v'aviseremo.
Questi da chi si debe
risquotere per voi, si soleciterano quanto fia
posibile; ma mai non fu più tristo e'
risquotere che ogi perché non ci
si fa niente di nula
merchatantia che sia. Chome nulo
danaro ci sarà di
vostro, vi si
rimeterano.
Nè altro ci è per questa a dire. Cristo vi ghuardi. Per
Michele di Iachopo Lottieri e
conp
., in
Ghaeta
Franciescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo e
conpangni, in
Firenze
1397 Da
Ghaeta, a dì 9 di
novenbre