+ MCCCLXXXII,
a dì primo di dicembre.
Al nome di Dio, amè.
Quaderno di
ragionamento di
mercatanzia e di
masserizie ched io
Francesco di Marco Datini da
Prato
assegnai in
Vignone a
Boninsegna di Matteo da
Firenze e a
Tieri di Benci da
Firenze
a dì primo di
dicembre 1382; le quali
mercatanzie e
masserizie saranno
scritte partitamente in questo
quaderno innanzi, in trentotto faccie, di
mano di
Boninsegna di Matteo detto
; e
montano per tutto
fiorini tremila ottocento sessantasei d'
oro: de la qual
somma fummo
d'accordo io
Francesco e
Boninsegna e
Tieri, che se ne dovesse seguire
come appresso sarà scritto
. Siamo d'accordo co 'l detto
Francesco di Marco io
Boninsegna ed io
Tieri di Benci, che de
la
somma detta di sopra, ch'è tutta
propria di detto
Francesco di Marco, che detto
Francesco ce
ne debba lasciare in guardia la
somma di
fiorini tremila d'
oro di
soldi 24
l'uno, cioè in detta
mercatanzia o
masserizie
: e 'l più, che sono
fiorini ottocento sessantasei,
soldi 0,
denari otto
provenzali, sì gli
dobbiamo porre a suo
conto in capo de l'
anno, quando rivedremo il
conto, per
denari
contanti
; acciò che a noi non resti in guardia
se nonne la
somma di
fiorini tremila d'
oro, com'è detto di sopra. Ed è
contento detto
Francesco e vuole che
Boninsegna e
Tieri detti, de la
somma di
fiorini tremila d'
oro detti, gli possino
trafficare come a loro
parrà il meglio ne la detta
mercatanzia iscritta in questo
quaderno, e in
ogni altra
mercatanzia che paresse loro di fare
utile e
profitto per lo
detto
Francesco,
Boninsegna e
Tieri.
E sono d'accordo che di questi
fiorini tremila d'
oro, che sono tutti di
Francesco propio, che ogni
anno, riveduto il
conto e
assegnato il suo
capitale a
Francesco di Marco, cioè
fiorini tremila d'
oro in
mercatanzia e
masserizie stimate per
Boninsegna e
Tieri, che quello si
troverrà fatto di pro da
fiorini tremila in su, che
Francesco di Marco
abbia la metà del pro si trovasse fatto, e
Boninsegna di Matteo
abbia de l'altra metà è due terzi, e
Tieri di Benci abbi l'altro terzo
ch'avanza; sicchè
Francesco venga avere i sei dodecimi, e
Boninsegna
quattro dodecimi, e
Tieri due dodecimi del
guadagno si trovasse fatto.
E 'ntendasi che ciascuno, del
guadagno gli toccasse, abbia parte
per uguale o
mercatanzia o
denari
contanti, che si trovasse de'
fiorini
tremila in su, che
monta il
capitale di
Francesco di Marco propio;
chè debbono ciascuno trarre ugualmente de l'
utile si fosse fatto: e
questo s'intende quando niuno di loro non volesse essere in
compagnia
con
Francesco, cioè
Boninsegna o
Tieri. E così ne rimangono d'accordo.
E sono d'accordo è detti tre nominati, che se caso avvenisse, donde
Iddio sempre guardi a suo piacere, che la detta
compagnia, per lo detto
conto c'hanno insieme è detti, si trovasse fatto
danno in capo de l'
anno,
e non si trovasse la detta
somma di
fiorini tremila, che sono di
Francesco; che quello si trovasse meno, dove il caso occorresse, che
Francesco debba portare il
danno di quello si trovasse meno i sei
dodecimi, e
Boninsegna quattro dodecimi, e
Tieri due dodecimi;
Boninsegna e
Tieri, ciascuno per la sua parte sian tenuti dare a
Francesco quello si trovasse meno, che gli toccasse a
rifare a
Francesco
per comporgli la sua
somma di
fiorini tremila d'
oro, ora ogni volta che
Francesco gli volesse avere. E 'ntendasi che
Francesco, dove
perdita
fosse, sia prima stato
pagato di quello hae più di
fiorini tremila d'
oro in
questo
quaderno, che sono com'è detto,
fiorini ottocento sessantasei,
denari otto; però che non de' tenere in questo
traffico più di
fiorini
tremila d'
oro, com'è detto di sopra.
E sono d'accordo i detti tre nominati, che questa
compagnia si debba
osservare e mantenere secondo che appare per una
scritta fatta di mano
di
Boninsegna di Matteo, che hae
scritto questo
quaderno; e la detta
scritta è
soscritta di mano di
Tieri di Benci, la quale hae
Francesco
.
E noi
Boninsegna e
Tieri promettiamo a detto
Francesco, questo dì primo
di
dicembre l'
anno 1382, di queste cose ci ha assegnate in questo dì,
guardalle e osservalle come se nostre fossono, ed accrescelle e
moltiplicalle così per lui come per noi, con quelli patti e convenenti ch'è
detto in questa
scritta, e co' patti della
scritta abbiamo insieme. Dio ce
ne presti buona grazia, e che sia con salute de l'anima, e cone
crescimento di persone e d'avere.