Al nome di Dio, amen. Fatta dì 11 di
febraio 1394.
E fa più di non v'abiamo iscritto per non essere di bissogno e per questa vi
diremo brieve.
A' dì passatti vi scrivemo che per noy
paghaste a
Francescho di Bonachorsso
e
Lodovicho Marini f
. 60 e 1
/4 e che li poneste al
conto d'
Antonio di Ghuco
e
Mateo di Meniatto che dimorano a
Barzallona: e detti
danari sono per 3
chotte d'
acaio che più tempo fa li mandamo che detta
soma
montano. Ora abiamo
letera da' detti
Francescho e
Lodovicho che ditte di non
paghare detti
danari
però che no l'avette da' detti
Antonio e
Mateo. Sì che noy abiamo iscritto loro
quello abiamo sopra cò bene che avessamo letera da' detti che detti
danari
paghreste a nostra posta.
Saremo chontenti che detti
danari
paghaste chome vi dicamo e a loro li mandatte
a
paghare che li
pagharano però che del nostro ànno
[] per più di
f
. 2.000
sì che li
[] bene
paghare ardittamente.
Sarà con questa letere aute da
Vignone da' vostri.
Siamo avissatti da
Antonio di Ghuco chome chostà v'à mandato di suo
zafferano di
Chatalogna e che qui il dobiatte mandare a noi che 'l dobiamo
spacare. Di che vi dicamo se qui il mandatte no se potrà
spacare per niuno modo
e la chagione è questa che questo
anno sono istatto qui tanti
zafferani
monferini che n'è istatto ma
ncho e chossì è al presente. Sì che siando di
detti
zafferani non bisogna
zafferani
belinghieri né
ortta però che queste
monferini sono tropo belli e buoni. Siatene avissatti.
Altro per questa no c'à dire. Idio vi ghuardi.
Bascano da Pescina di
Mellano.
Domino
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonano,
in
Gienoa.