Al nome di Dio, amen. A dì 27 di
gungno 1395.
L'utima vi scrissi a dì 24 per
Nardo di
**** piliccaio che vene da
Vingnone e chon esse 1 a
Francescho, arete aute, e niuna vostra non ò
poi e di nuovo non è a dire.
Non so se 'l detto sarà ito a
Pisa e se ito sarà l'arà data là a'
nostri sì dovea fare capitandovi.
Detto v'ò chome ò ricevuto la
seta e chome prima ci sarà
vetturale di
choxtà la manderò a
Pixa a' nostri come deto avete e aviseròvene.
Simile ebi il
zafferano e noxtrato l'ò e no voglono spendere
s
. 45 ne
la
libbra. Parmi miglore
vendita a
Vinegia perché 'l
peso di là è 8
per cento più che questo e poi i
danari so mè 5 per cento. Fate chonto
per lo primo
chonducitore il manderò a
Zanobi se finito non fosse
prima qui chon
utile douto. Aviseròvi che farò e potendone avere
f
. 1
1
/2 di
libbra per aventura no 'l manderò e prenderemo il primo prò. A
Gienova n'ò scritto quanto bisongna.
Fustani,
lane e altre chose a l'usato, se
mutazione farano vi dirò.
Mandavi ne l'utima una a
Bardo, arete aute e fatto dovere.
Chanbi per
Vinegia 4 1
/2 in 3
/4,
Gienova 4 1
/2,
Pisa 3 1
/2 per cento pegio.
Saràcci una a
Francescho, date.
Né altro vi dicho per questa. Cristo vi guardi per
Tomaxo di ser Giovanni in
Milano, dì 28.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.