Al nome di Dio. A dì 9 di
febraro 1398.
A dì 6 di questo receuto ò una vostra let
era, data a
Genova a
dì primo di questo, per la qualle voy a me responditi a doe me
let
ere a compimento. E sì me avixati di alguna cossa e questo
diti fare per amore di
Giovani di Pessano, vostro caro amico, lo qualle a
voy à scrito in meo servizio, e sì per mi, onde molto ve
regratio de la vostra bona voluntà e sì ve responderò a que serà di bixognio.
Voy dite che aviti fato spartire le
pelle per due
sensali,
melliori cognositori ci sia di
pellame, e gutare sopre le sorte co
Aliprando e aviti auto la parte mia, che sono in tuto pelle 1
.22
intra grande e picholle, e per alcuno pichollo errore le
renterassi e a me scrivissivo a ponto quanto serebene, ma picholla
cossa era la errore.
Di che molto bene avito fato ma serebe stato contento di saveri lo
nomeno di le grande, de' presi di le pizine e lo nomero di
bianche
da li
nere e di questo me avixariti.
Apreso voy dite che no pare nesuno che le
acatasse per lo
cativo
spagiamento che auto àno questo
anno i
pelateri. Ragionando
voliandelle
vendere no se trovarebe oltra a
f
. 10 in 11 per cento
dando 110 per cento, e le
nere 3 per 2, onde me avixati di che
molto sono contento.
Anchora voy dite che ve scrivi que ne abiati a fare di quelle
pelle.
A questo dico che, possando avere
f
. 10 in 11 per cento secondo
che voy scriviti di tute quelle
pelle di sopra scrite, che gli
dagati no possando fare meglio e di tute fate come vostre e
secondo che ò speranza in voy, e per mi a voy farebe, sapiando
però che pyù
prezio veneno a me e di tuto me avixati que avriti
fato, non dico incontinenti ma per alchuno dì.
Apreso ò vezuto, secondo che me scriviti, que
paga i catellani sì
che per questo altro no dico.
Anchora voy dite se l'amicho meo fosse al presente a
Gienova
potrebe andare su una
nave castellana è presta per andare a
Barzallona o a
Valenza e come tempo fosse pensasti el se
partirebe. Onde scriviti che l'amico meo no potrebe essere a tempo
e altro
passagio per ora no ci pare sia per essere questo
mese.
Ma abiando l'amico meo bixognio de andare, voy dite ci sono tuto
dì
navilli apreso a zornate 2 o 3 per
Barzalona che, su la prima
ci fosse, potrebe andare ma per ora no ce n'è.
A questo respondo che molto sono contento de quello che me
scriviti perché, quando l'amicho vorebe andare, poterebe venire
costà e, se
navillio gle fosse e voy lo conseliasse, poterebe
andare o aspettare, sì che per questo altro no dico.
Molto ve regratio di
prezi di
Gienova per voy a mi scrite sì che
ve scrivo certi di qui sapiando
prezo che qui tute cosse malle se spazene.
Piper
lb
. 7
s
. 17 per
rubo a
dinari,
cera
zavora
lb
. 22
s
. 10 per
cento,
zenzovo
belladino
lb
. 70,
zenzovo michino
lb
. 30,
canella
bona
lb
. 52,
canella mezana
lb
. 46,
zuchero damaschini
lb
. 48,
rotame di
zuchero
melaghette
lb
. 30,
garoffani
lb
. 1
s
. 5 per
libbra,
noxi intrege
s
. 16,
zaferano orta
lb
. 3
s
. 12,
cotone
lb
.
20,
lane di
Santo Matheo lb
. 11 in 12.
Canbi per costì 6 in 6 1
/2, per
Venegia 9 1
/2 in 10 quisti pegio.
Altro no dico. Dio ve guardi.
Giovanino di Dugniano, salute di
Millano.
Non dati nulla al
fante che qua l'ò
pagato in tuto.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno,
in
Gienova.
Risposto a dì 21 detto.
No dati nulla al
fante che qua l'ò
pagato in tuto.