Domenica mattina.
Ieri vi scrissi nel
mazzo di
Stoldo quanto seppi di verità e di bene; poi le
vostre lettere, che dicevate, non sono giunte.
Ser
Nigi è pur antico; no
gli è vergogna perchè l'abbia dimenticate, e lasciate tra via. Odo e' dice
pur che le verranno.
Da poi non ci è altro, se non che un
prete ci fu iersera,
parente di
ser
Schiatta. E perch'egli diede al
messo nostro aiuto e favore, il
Podestà gli
ha voluto far
danno e vergogna: e parmi l'abbi sì istordito, che forse a suo
tempo non vi tornerà. Per certo e vostri
fattori da
Prato, che ve n'avete
troppi (sarebbe meglio meno), non debbono sapere mostrare al
Podestà
la vostra ragione: ch'io mi do a credere, che 'l
Podestà creda che voi
facciate tutto per difendere i
beni alla
famiglia di
ser
Schiatta, e non
perchè voi dobbiate avere: però che di lui non udi' mai tali cose, che sì
fatta rapina e ingiustizia debba di lui uscire, se mille volte i maggiori e
Signori gli comandassono: però che la ragione è libera, e a chi la vuole
fare non può esser isforzato: può bene esser
casso e privato da'
Consigli
o dal
Comune, ec
.. Or Iddio provvegga. E'
Signori sono buoni, e di loro
non uscirebbe se non ragione.
Seguirò per voi quel poco che saprò, e potrò: e riceverete, penso, più
tosto più fatti e meno promesse. Iddio me ne dia la grazia. Attenderò
domane a grossare il
compromesso, e fallo
notificare, come dice lo
Statuto. In questo mezzo, il termine degli
albitri fia passato, e darassi
modo a pigliare ciò che di
ser
Schiatta rimase. L'avanzo faccia Iddio e la
ragione!
Da poi iersera fui di notte a
Nofri, solo per vostra parte; e dissi quelle
buone parole seppi per voi. Egli ha pur la
febbre; e penso il suo fia male
lungo; e non me ne parve troppo bene. Risposemi con molto amore in
queste parole: Una grande voglia arei di far cosa che gli piacesse, e
fosse che volesse. E del fatto dell'amico, ch'io gli dissi, rispuose: Di' a
Francesco che non se ne curi, chè gli è sì conosciuto a
Firenze, che basta
a
Francesco. Cristo vi guardi.
Nofri vorrebbe pure che voi tornaste; e dice vi stiate, in
villa nel
palagio
di
Guido, che non vi manca nulla.
LAPO vostro. XXIIII d'
ottobre.