Al nome di Dio. A dì 26 di
magio 1394
Ieri, per
ser
Giovanni di Bernetto, ti mandai più lettere aute
da
Pisa: credo l'arai aute.
Sapi chome noi andamo a
Grignano
domenicha mattina e stemo
insino alla sera; mandavi uno
chavretto de' begli, e
pane e
vino;
faconci grande onore quelle donne, serebevi venuto mona
Simona,
se nno' ch'ella fune di mala voglia.
Il
Tarpuccia ci àne
chonperato XVIIII
some di
lengne e abiàle
achonce, e' no' sono una
chatasta, e
chostono
lb
. 5
s
. 4
d
. 8.
Òne detto a
Schiata che ce n'arechi una
chatasta, per vedere quale giterane
migliore ragone, e in questo mezo tu sarai qui e vedrale.
Barzalona àne
chonperato una
charata di
lengne minute, e
charicheranasi
venardì e sarano chostà
sabato.
Piero di Balzalona ène tornato e àne arechato due tue lettere,
le quali ti mando chon questa.
Filipo meglora e noi istiano tutti bene. E le
bestie istanno
anchora tutte bene. Altra no' dicho. Idio ti ghuardi.
per la
Margherita, i'
Prato.
Franciescho di Marcho da
Prato, in
Firenze, propio.
1394 Da
Prato, a dì 26 di
magio.
Risposto dì 26.