Al nome de dDio, amen. Dì XIIII di
febraio 1402.
Io ricievetti ieri tua lettera, fatta dì XIII del
mese: rispo
ndo
per questa. La detta lettera ricievetti poi che
Arghomento fu partito
di qua e non era otta da poterti rispondere.
Martino di Niccholaio rimenò i
ronzini a
chasa
Nofrio d'Andrea.
Arghome
nto fu qui e non poté rechare ongni chosa; tôrse un
saccho vecchio e mise entro le
pianelle tue, e 'l
saccho tuo del
chuoio
e III
quaderna.
Se llettere ci veranno di niuna parte, te le mandere'.
In quella
paneruzzola che tu ddi', ò ciercho, che v'à poche
scrittura; non vi trovo entro se non cotali picchole
scritture, ma in
quella
paneruzzola che tu ddi' che io non cierchi sì v'à 1
quaderno
leghato in crocie ed è sopra scritto così "
Quaderno che s'à a mandare
a
Franciescho di Marcho propio, fatto nel 1382, dì primo di
dicienbre": se tu volgli questo, scrivimelo e manderòloti.
Delle II
saccha che tu ddi' i' ò ciercho nello
scrittoio e in
ongn'altro luogho e no' lle truovo, né prestato non ò niuno a persona
né messo non v'ò i
panni quand'io gli mando a llavare, però
che non sarebbono da cciò, perch'i' ò delle
saccha larghe vecchie,
che sono buone da cciò insino uguanno di
'state; mi disse
Barzellone
che n'avea perduto uno, e sso ch'io n'ò vedute parecchie volte a
Nanni e ad
Arghomento che portavano
farina e
grano altrove chon
esse, e somene adurata parecchie volte; qua cien'à X nuove in quel
saccho che tu lasciasti qui, elle debbon essere XVIIII in tutto di
quella
ragione.
Le lettere diedi a
Domenicho e a
Miniato e con questa sarà
la risposta d'ongniuno. E, se
Miniato avesse auta la
muletta, sarebbe
venuto costà con
Zanobi Agholanti. Altro non t'ò a dire.
Iddio sia tua guardia.
per monna
Margherita, donna di
Francescho di Marcho
Franciescho di Marcho, in
Prato.
1402 Da
Firenze, a dì 14 di
febraio.
Risposto.