Al nome di Dio di iiij d'
aprile 1390
A questi dì abiano aute 2 vostre lettere e 1 ultima dì 26 del passato
fatta dì 13, per la
nave di
Francescho da Pontremoli e per essa avemmo
3
balle di
panni di
Iacopo de Rosso, e altro nonne chal dire.
In questa ultima vostra, ch'avemo dì 26, ne fu una a
Tino di Laudato
che di presente demmo, e domandamolo s'avea auti l'
on
. 31 -
gr
. 11 gli
avete mandati a ricevere da
Bindo Ghalghanetti per
f
. 179 e
soldi
*
restavate a dare a
Riciardo Talamo di
Palsetano, che vi disse gli
rimettessi al detto
Tino: dice n'à auto promessa e ch'è passato il
termine parecchi giorni, ma che se gli farà dare. Il perché vi diciano
ci pare scriviate al detto
Tino gli dia a noi e
rimetterenvegli; però
ci pare che la chosa andrà per la lungha che di
Riciardo non sapiano
quello ne sia. Sète savi: seguite come pare a voi, ma con fede vi
richordiano vostro utile.
Dispiaceci ch'udiano
guerra non può manchare da quello di
Milano a
nnoi e udiano
Siena ci fa nemicha e
Peugia sta male: Idio vi s'aoperi
e con prosperità del nostro
Chomune.
I fatti di qua si stanno al modo usato e
piuvichossi la
coronazione di
questo
Re pe 'l dì di
San Giorgio; dipoi non ci pare la chosa sia
presta e parci si prolungherà. E simile la
figlia di
Manfredi a questo
Rre s'indugierà più che alora non ci potrebe esere: troppo si fanno a
stento questi fatti e àcci pochi
danari. Non vi sia grave avisarci
quello sentite di
Francia o di
Proenza contro qui e che si dice
l'
armata di
Genova debia fare, che un pocho di sospetto se ne piglia.
Danari: per chostà, 48;
Firenze, 47;
Genova,
lb
. 7
s
. 14;
Roma e
Palermo,
tt
. 5
gr
. 3
forino.
per
Guido Pilestri e
conpa
., in
Ghaeta
E c'è di bisongno darvi uno pocho di faticha, che voi ci avisiate
quanti
charatelli di
salnitro consegnasti buona pezza fa a quelli
dell'
Amannato, sì costì e sì in
Genova, e a chui gli desti e a chui in
Genova: fatelo per amore, che c'è di bisongno. Rivedetelo a punto e
avisatecene.
Francescho di Marcho da
Prato, in
Pisa
1390 Da
Ghaeta, di 17 d'
aprile