Egli è vero ch'io credetti potere montare a
Signa in
barcha
e
rimandarti il
ronçino;
e se non, montare in
barcha con gli
a
mbasciadori
qui a
Pisa
e lasciare il
roncino mi prestate a' vostri. Ora in quest'ora gli
a
mbasciadori ànno diliberato andare per terra insino a
Motrone e là entrano
in su uno
leuto
armato in sul quale non possono entrare se non essi con nove lor
compagni;
e pertanto a me con altri conviene andare per terra. Sì che,
abiendo bisongno del
ronçino, fo con voi a fidança
di menarlo a
Vignone, et a voi piaccia contentarne
Domenicho
e fate me'
che potete, e io gli dro a' vostri a
Vignone. Idio vi guardi sempre!
Per lo vostro
maestro
Naddino in
Pisa, a dì XX di
dicembre.
[sul verso:] Franciescho di Marco in
Prato propio.
[mano: differente da Francesco] 1389, da
Pisa, a dì XXIII di
dicienbre.
[mano: Francesco] Delle
pelore inperiali, sapere s'elle sono buone di
prendelle apreso
cibo la sera.