Al nuome di Dio, ame. Fata dì 29 di
gienaio 1384.
E fa più dì no vi iscrissi atendando vostra risposta a due lettere mandatevi da
Cremona per lo diritto chamino.
E a dì 25 di questo avemo per
Genova vostra lettera fata dì 2 di questo e chon
essa una di manno di
Francescho di Marco e a la vostra rispondo. E no vi
gravi scrivendovi il vero che movendomi fuori di ragione sempre ne starò a la
chorezione e no dubitate che dal dovere mi muovi may e a' vostri magiori la
lascarò conoscere ongni volta.
Francescho mio
figluollo andò in questi dì a
Cremona per alchuni fatti nostri e
di
Francescho di Marco. E a luy ordinay alchuna chossa vi dovesse iscrivere
per dopie lettere e aviso l'arà fatto chome che no sapia molto bene isponere
quello fosse di bissogno: sette voy sì savi che ne prendarete il construtto.
Io per le mie lettere v'avissay chome le
lane mandate mostramo a
Cremona e
trovamolle una grossa
roba. E sanza dubio siando istatta comune
roba sarebono
dispaciate la più parte di prexente e a questo no bixogna se ne faca ischussa
che tuto verebe a dire niente che la verittà e la bugia si provano l'una e
l'altra per se istesse.
Da puoy ne forono
vendutte alchune
balle e
vendute sè trovato per
balla
lib
. 40
di
lana grossa per
balla e in talle pure
lib
. 30. E vollendone i
chompratori
fare una grande
tara se ne sono rotti i
merchatti e sonoci rimasse adosso e,
ongn'uomo mi perdoni, questa è istatta pocha lealtà di chui le
insachòe o chi le
fece
insachare e a me medeximo ne pare ricevere grande verghongna. E perdonatemi
che larghamente iscrivo e con voy faco chome con fratelli ma il più de le volte
molto grava ad altrui si li iscriva il vero.
E chome per la lettera autta ora da voy maniffestate che da me avette di
baratare i miey
fustani a tante
lane di
San Matio con no
rogiendo che nel
baratto diatte
danari. Or ditemi, no dicando altro, perché dovevatte voy
arogiere
danari né pasare la
chomissione. E anchora vi dico che a
Francescho di Marcho
iscrissi da
Vinega che autta vostra lettera che dovendo
baratare detti
fustani a
lane bissognava
arogiore alchuni
danari e che di mia intenzione vi rispondesse
che a lui iscrissi che io no volleva s'
arogiesse
danari al
baratto di
lane e che
inanzi si lacasse istare. E dal detto
Francescho ò risposta che detta lettera vi
mandò il perché no dovevate passare la
chomissione per niuno modo.
E chome sapette io vi iscrissi che dette
lane terey a vostra
venditta e per voy
fosono vedendo prima la
chomessione passatta e poy la
roba chativa. E no vi
gravi che per lettera d'altri ch'à di me vo' ne farò fare chiari chome questa
lana fu
insachata con pocha lealtà che trovando
lana grossera per ongni
balla
lib
. 40 o 30 mi pare grande difetto e a voy dico chome farey a' miey fratelli e
che vi chorigiate.
Voy ditte che voreste fosse detta
lana anche chostà sucida e io anche il vorey e
che mi
chostasse del mio 50
fiorini per no v'avere più a pensare.
Sono giunte a
Cremona tute dette
balle di
lana e in
soma sono
balle 48 ma
avisovi che 4
balle istetono uno
mexe a chamino di che ordinay a
Grighuollo che
no
paghasse il
vituralle se none
s
. 8
d
. 3 per
rubo: sono giente che mettano la
roba per chamino e Dio sa chome e si truova salva.
Questo diramo perché abiamo voluto rachonoscere queste
lane che sono
sengnate il
pexo su le
balle e troviamo in talle
balle challare
lib
. 10 di
lana di
pexo e
talle
lib
. 5, or chome che sea questo no riputiamo a voy.
A la partte che ditte non pocho ma assay vi maravigliate di mio iscrivere però
che dovendo voy fare quello che io vollesse chonverebe lascare a voy ongni
chossa a fare chome io vollesse però che io voglio le mie chosse a mio modo e
qui rispondo.
Perdonatemi e mi pare grossa chossa la vostra a dire che io no debia dire a voy
se diffettate in alchuna chossa per miey fatti. Di cò ne dovete essere contenti
che sette
giovani e lascando chorere il
chavallo farebe malle servigio a chui fosse
in sella che ne potrebe essere pericollato. E io con voy dico ongni chossa a
fidanza e se no fosse propinqui amici no vi direy chossì largho ma a uno tratto
direy sanza tropo dire parolle.
Quanto ditte avette fatto in
lavare la
lana che in retenere e mostranosi buona e
io vi dico che la
lana ne mostra più fine ma quando la
lana è grossa da sé sono
parolle. Questa
lana è
lavata quello bixogna e di questo no nulla dico, ma dico
che e v'à tanta di grossa che ghuasta il fatto: abiatello o vollette per bene o
vollete per malle che per bene si dice.
E dove ditte voreste che le
lane fosano anchora chostà sucide ò deto di sopra
che anche io il vorey
chostandomi del mio e questo no può essere.
A la parte che ditte che io v'abi iscritto che i
danari che verano a
paghare al
termine no mi mandiate a
paghare perché io ne sono mal agiatto e che providiatte
di
ritralli di
fustani che chostà avette di nostri e di quelle
lane vi restano,
rispondo.
Voy ditte vero che chossì vi iscrissi non avendo anchora veduto la
condizione de
le
lane e con tuto cò dollendomi de la
chomissione che avevate passata. Ma in
fine de la lettera se ghuardate bene io vi dico chome io òe mostrate le
lane e
che sono grossa
roba talle che tra per la
chomissione passata e per diffetto di
non essere la
roba quello si dè che io le terò per voy e questo iscrissi e
chossì si troverà
Di stare in su'
chambi tanto si
ritrarano i
danari de le
lane
vendute dico no ne
pagharey uno
danaro, siatene molto bene avissati.
Simille di mandare qui a
paghare
danari dico no fatte che non è il modo questo e
no sarete contenti se qui mandate a
paghare: non è mia intenzione di trabuchare
ma di vivere chiaro sanza villupi.
A la parte che ditte che Idio vollesse ch'e vostri fatti fossano fatti chome
fatte voy gl'altri no so intrapretare in su che dicatte se no ditte più inanzi e
chatuno à a providere di bene fare.
Di
panni di
lana che
balle 4 aveamo presti per mandare vi prometo eranno presti
per mandare ma poy vedendo quello vedemo prendemo partito di mandalii a
Genova e
sono là
ispacati e con alchuno
proffito.
Ditte che se ne mandaremo che credete se ne lodaremo e forssi che 4
balle ne
mandaremo.
Di
fustani nostri di
ghuado e di mezo
ghuado che chostà avete mi maraviglio
molto no sono
spacati. E per certo
Ghissello di Bindo ne àe poy mandato più
di 30
balle di
ghuado e que' di
Francescho di Bonacorsso e sono
spacati.
E molto mi maraviglio che ditte che
Falduco di Lombardo e
Antonio v'abino
iscritto da
Barzallona che voy no li mandiate
fustani che noy abiamo il
contradio e dicono se fossano mandati sarebono
spacati.
E io sono contento che ongni mio
fustanio di
ghuado e di mezo
ghuado che chostà
abiate mandiate a
Barzallona a' deti per primo buono
pasagio ma che prendiatte
sechurttà per la mettà di cò che
varanno per no chorere a tanto rischio e per
prima letera mi ditte che ne pensate fare.
Vorey bene più tosto che chostà si
spacassano se modo ci fosse e potendollo fare
ne sarò contento, rispondete tosto.
Vegando che le
lane mandaste non abiamo potute
ispacare n'abiamo mandate 26
balle
a
Bresca. E l'amico da
Bresca iscrive non à modo di
spacalle chi no tolle tanti
panni di
lana e
arogiere alchuni
danari. E però ditte se chostà si
spacasono e
avisovi sono
panni grossi per
Puglia e questi del
Mayno ne ànno tolti asay a
barata di
lane con
danari apresso. Ditemi i
chollori e ongni chossa e rispondete
tosto.
Altro non dirò per ora. Idio vi ghuardi.
Bascano da Pescina di
Mellano.
Siavi a mente di tosto rispondere sopra i
panni di
Bresca, no falli.
Domino
Francescho di Marcho da
Pratto e
compagni,
in
Pissa.