Al nuome di Dio ame. Fatta a dì 20 di
magio 1385.
L'ultima lettera vi manday a dì 5 di questo per la via di
Genoa e chon essa una
a
Firenze a
Falducio di Lombardo e
Anthonio di Ghuco. Avisso le arette
aute e a loro mandatta la sua e a la mia arette risposto. E poy in questa ora
abiamo ricevuto vostra lettera fatta a dì 15 di questo e chon essa una terza
lettera di
paghameto per la qualle dobiamo ricevere da
Andreoto del Mayno e
chompagni a usanza
f
. 222
s
. 4 a
oro. E questo dì abiamo aprexentatto la lettera
e ànno risposto di
paghare al
termine: quando li aremo li
achoncaremo. A la
vostra lettera non possiamo per ora fare risposta però che
Bascano è andatto di
fuori per alchuna facenda del nostro
Singnore e chome sia tornatto vi farà
risposta a la detta vostra lettera chome sia di bissogno.
Molto siamo maravigliatti che ditte che anchora non avette autto il
chontto de
le 16
peze di
pani brescani e per Dio prochacatte di mandallo che ogimay n'è il
tempo.
Quanto ditte di nostri
panni e
bordi che se vogliame li volette
baratare a tante
lane di
San Mateo qui vi rispondiamo che ne siamo contentti pure che no ne
arogiate
danari. E una altra chossa vi voglio richordare che pigliate talle
lana
che non abiamo verghognia che non faca tropo
challo chome già fuò fatto un'altra
volta che mal
chapitalle se ne fuò fatto.
Quella
lana che pigliarette fatte metere tutto il
grossero in una
balla a cò che
l'altre
balle siano chome debono essere. E a quella
balla dove sarà il grosso
fatelli qualche
contrasengno a cò che si possa chognossere e del
contrasegno
avissateci. Altro non vi possiamo scrivere per ora perché
Bascano non v'è. Idio
vi ghuardi.
Bascano da Pescina di
Mellano.
Domino
Francescho di Marcho da
Pratto e
chompagni,
in
Pissa.