Al nome di Dio. Dì 22 di
dicenbre 1382.
Ieri avemo lettera da' vostri di
Vignone e fumo avisati della vostra partita con tutta
la
brighata e ogni dì attendiamo che costì siate giuti salvi.
Mandoronci a
pagare i vostri di
Vignone a dì 2 vista la lettera, a
Michele di Ridolfo,
f
. 1.000 d'
oro i quali
pagamo subito sanza aspettare il termine
e sono a vostro
conto sì che sta bene.
E dichonci che
Bascano ve ne dè dare la
valuta costì e che v'avisiano quello
valeano. Sonsi fatti a questi dì a 13 ed ècci suto più
piglatori assai che datori ma
per chagione che ssiano nelle
feste non si fano
canbi: perch'e
banchi non tengono
si possono
ragionare da 12 1
/2 in 3
/4,
ragionando 12 3
/4 ci pare ne starete bene.
Ànoci ma
ndati a ricievere i detti vostri di
Vignone da
Bonifazio di Sandro a dì 15 vista
f
. 203 d'
oro per 200 dati ad
Antonio Iacopi. Sonci suti promessi e al termine fareno d'averli e poremo a
lloro
conto e farenne
ragione nuova sì che starà bene e così ci ànno scritto.
La
ragione vecchia
saldereno e mandrella loro. Restaci di vostro
f
. 1.069 s
. 4
d
. 7 a
oro e così abiamo
saldo il
conto in dì 20 di questo e mandamo a
Vignone a' vostri.
Abian mandato pù dì fa il
fardello della terza chiesta sì che ora non abiano a
mandar loro più nulla se nno una
pezza di
cianbellotto che ci àno chiesta.
E attendano risposta che abiano riceuto il secondo
fardello che fu la prima chiesta
che mandamo loro più dì fa, abilo fatto Iddio salvo!
Il primo
fardello
segnato II dichono ricevettono salvo e che stette bene,
siatene avisati.
Alqune fraschette che
Matteo chiese per lettera propria, come
corde e
spagho e
altre cosette, fieno subito a
Pisa.
Le più fresche lettere abiano da
Firenze sono de dì 15 e stavano le cose chete ma
tenere e per quel trattato ve ne sono stati morti 6 in tutto, tutti giente minuta si
può dire fra' quali fu
Bartolomeo di Piero Porcielli e Iddio ci riposi in pace
chome di suo piacere.
Da
Napoli nulla c'è di nuovo, dichonsene cose assai e che fa sconfitto l'uno e
chi l'altro. Èssi detto che 'l
Ducha dovea andare a vernare in
Pugla e nel vero
egl'à auti contrari tenpi.
Chanbi per costà 12 1
/2 in 13,
Pisa 1 3
/4,
Firenze 2 1
/2,
Vinegia pari,
Roma
1
/2,
Vignone 2,
Monpulieri 16,
Brugia 42 1
/3 tutti per 100 mè questi; per
Barzalona
s
. 14
d
. 7 in 8. Iddio vi guardi.
Francescho e
Lodovicho in
Genova, dì 22 mattina.
Saràcci una lettera di
Matteo vostro li manda
Guidetto in risposta a quelle
cosette chieste.
Aveanci chiesto i vostri
cera a
lb
. 11 1
/2 e per li
charichi mandati costìe a
Bassano
n'è venuta assai e no di meno no lla voglono dare, la
Romania e quella di
Tunisi, a
meno di
lb
. 12; la
barberescha
lb
. 11 1
/2 in
s
. 15 e
zaora
lb
. 12
s
. 5 in
s
. 8. E fino
a qui non abiano saputo torre
oncia per voi né per altri nostri amici che ll'àno
rimessa i noi di torne quando ci parà tenpo. E se quella ch'è venuta da
Tunisi
fosse venuta a
lb
. 11 1
/2 ci parea buon
danaro ma non è per venirvi. Sì che passate
le
feste, al nome di Dio, non sendoci altro di nuovo vi ci crediano mettere al
meglo potreno ma per voi non passereno la
comesione, e ll'è pure in buono
danaro e da
no ne potere mai a via di parlare perdere, e veghonsi molti segnali di mortalità di
che Iddio ne guardi.
Quella di
Tunisi ci piacerebe quasi chom'una
Romania perché bella e asciutta e
ben
cholorita, è ben chosa per
Toschana!
Chotesti di
Basciano ci mandarono in questi dì a
pagare
f
. 200 d'
oro per voi come
da lloro saprete e sono al vostro
conto vecchio: e vostri di
Vignone ne sono avisati
sì che sta bene.
È soprastata fino dì 27 perché 'l
fante che lla dovea rechare partì e poi non se
n'è partito niuno e altro non ci è a dire.
Abiano che 'l terzo
fardello mandato a
Vignone era giuto a
Nizza, facilo Iddio salvo.
Chiusa dì 27 a
nona.
Franciescho di Marcho da
Prato,
in
Melano.