Innanzi ch'io desinasse, che giunsono le cose vostre sonata
nona, feci tutto votare; e pregai il
vetturale tornasse per mezzo
barile,
sacca e
fiasco; e mai non ci diè volta. Attenderò ogni cosa rimandare per
lo primo
asinello mi capitarà a
casa: prima non so come. Io sono
contento di ciò che siete voi; ma troppa noia vi date per me sanza
bisogno. Priegovi ringraziate per me
messer
Piero; ch'io ho molto caro
quello ottimo
aceto. Ho inteso
il
cambio dovete fare col
Bizzarro, riconosciuto: e piacemi si
faccia eziandio con vostro danno, se altro non si può; però che la
concordia cancella e avanza ogni utile che far ne potesse con lite,
avendo a fare co' suoi pari.
A
Guido feci iersera quelle amorevoli
ambasciate ch'io seppi, traendo
della vostra lettera e del vostro buono animo quelle parti ch'a me
parvono da dirgli. Egli v'ode ricordare volentieri; e del venire costà, esso
si fe espressamente beffe, per ora. In altri grandi affari che cotesti, si
consolano ora i suoi pensieri. Egli attende alla posa della
città e allo
attutare i gravosi scandali, e di porre in terra la fine del suo uficio, e a
levarsi il fastello e l'aspro peso da dosso, e assegnallo a' suoi successori,
bonissimi uomini; fra' quali è il nostro
Francesco Federighi. Or
fosse piaciuto a Dio avesse dato, o ancora deste, qualche luogo al suo
garzone, la cui labbia e il cui a fare mi piace, perchè mi pare umile! E di
Francesco areste auta molta consolazione. Tuttavolta, questi non sono
miei servigi nè mie pratiche. Voi sapete meglio il vostro bene ch'altre:
ma in fede vi dice la penna quello mi venne all'animo ora come toccai il
nome di Francesco.
Le cose ci sono posate, e potete andare e stare come vi piace e in
Palco
e in
sala: sopra me tenetelo
per certo. Increscem'egli, che queste vostre imprese o di
murare
o di racconciare nulla, voi prendete con troppa avidità, con troppa
voglia, troppa sollicitudine e troppa angoscia. Ed e' non è bene: e il
savio dee sapere vincere se medesimo, e non credere, e non seguire
così le voglie; ma far le cose con modo e con temperamento, e per
consiglio degli amici; e aver chi faccia, e chi faccia fare; come degli altri
che ci ha, pratichi avvisati savi e massai quanto voi e più che voi. E
alcuna volta riposarsi con
messer
Piero, alcuna volta a
Firenze,
parecchie dì a vedere vostri fatti, ec
. (tuttavolta, sottomettendomi al
giudicio d'esso
messer
Piero o di chi meglio vi vuole); sì che parte deste
a Dio, parte agli amici, parte al mondo.
Sapete che quella
casa, ove la
fante signoreggia la donna, dispiace agli
uomini; così quella anima che la volontà vince la ragione, dispiace a Dio.
A proposito mio ritorno. Do! pigliate questo
murare con modo, e vinca la
ragione; che se fate per Dio, Iddio non ha bisogno siate in tutto
manovale; chè gli basta la 'ntenzione buona, e l'ordine e 'l modo; e
vuole, mi penso, che questa opera della persona vostra anche si stenda
ad altro ch'alla barella: chè importano assai i vostri fatti. Se fate per lo
mondo, bene sareste da riprendere, perdendo il resto del tempo vostro
in esercizii, che verrà prima la morte che si compiano; e poi non vi
trovareste, d'uomo ricco, nulla in mano. Tutto ho detto perchè mi
diceste in una lettera, che vi consumavate perchè non eravate a
murare,
in tali dì alpestri e vernarecci come sono ora. Perdonatemi: che mi
truovo ora nello
studio sanza faccenda.
Molte
brigate e molta gente sono iti a'
Priori a far
grandi doglienze della
prestanza mal posta. E ieri fui con
parecchie de'
Signori; e veggio di questa cosa par lor male, e potrebbe
gittare cattiva ragione. E parmi siano disposti a provvedervi per ogni
modo. Io penso ne riuscirà quello che fe' a
Prato dell'
estimo, che quando
ebbono fatto tutto 'l
cerchio, vollono che quella fosse la somma delle
Porti: così sarà qui, al mio parere; cioè, che questa fia stata la somma
de'
Gonfaloni; e allora ogni
Gonfalone l'arebbe a rifare la sua: e allora
potrebbono essere utile questi
incartamenti ch'avete. Come seguirà,
v'avviserò. Penso farete bene a venire a vedere e intendere un poco i
fatti vostri; e passare questo mare rosso, cioè l'
Ormannoro; come che
per voi operrò, come per me proprio.
La
comare vi si manda raccomandando.
Lapus vester.