Dicemi il fanciullo vi recò la lettera di
Bernardo dalla Rena,
che vi fu noia il leggere la mia
cedola, perchè all'usanza fo le mie cose
troppo correndo: l'altre volte vi farò miglior forma, sì che mettiate meno
tempo a intenderle. Nella vostra di iersera, dove dicea della
starna,
ricordaste
maestro
Lorenzo. Se 'l vedete, ditegli che non m'ha fatto poi
motto; e, mio difetto, io non l'ho poi trovato; ma ch'io l'ho bene servito
del fatto mi gravò, dell'avere in governo il convento di
Santa Maria Novella,
ec
.. E or sento Fra
Giovanni s'è partito; che gli era utile assai. A
Firenze si vuole che l'uno sei vaglia, se a
Vignone bastava l'uno tre;
perchè 'l tempo ci vale assai. Esso da sè fugge, e altre s'el lascia furare.
Stimo certo esso fia di quegli che ci fia buono, ma quando il ferro
è caldo, ec
.. Fategliele dire. Io penso non m'ha fatto motto, pensando
egli non noiarmi; e io ho diletto di servire; ricordandomi che ne' primi
tempi fu' sì bene servito io. Guardivi Dio. E pe' fatti dell'
Ospidale nostro,
anche gli ho a parlare, per dargli entrata.
LAPUS vester.
Sento da questi
medici che, secondo corso umano, morìa s'apparecchia
in
Firenze. Stiamo bene ne' pensieri di Dio, e di morir bene; e oriamo.
Essi lodano l'
otriaca 15 dì una volta;
pillole d'aloe, mirra e zafferano,
degli otto dì una volta. Ma piccola cagione è quella ch'atterra l'uomo. Voi
il sapete meglio ch'altre, e vedete.