Nelle lettere di questi giorni ho mancato ricordarvi
Antonio da Camerino; che se vi capita, per mio amore il visitiate, e
me gli raccomandate: chè, per certa faccenda ho auta col suo
Cancellieri, sono fatto suo amico e dimestico: e non dico giovare, ma
nuocere no gli può. E se v'accadesse mandàgli uno
fiasco del vostro
vino, che rimarrà al grido, anche il fate; ma a me non piace, però non
curate.
La cagione di questa è, che vorrei v'informaste, se mai avete tempo di
diporto niuno (che penso che poco n'avete; chè non so vedere come chi
è savio l'abbia mai); cioè v'informaste che
vino è la
ribola, per
fianco o
renella; e che differenza è tra quella di
Capo d'Istria che
viene a
Vinegia, e quella d'
Imola che viene a
Bologna; e se l'una e l'altra
dura come
malvagìa; o se inforzano, o se passano almeno due o tre
anni: e come sono atte al
male del fianco o
renella. E per questa
particella dirieto, sarebbe meglio saper da uno
medico vecchio e savio,
che da
vinattiere o da altro. Non vuole esser dolce nè
brusco,
vino da
fianco; ma sottile e gentile.
E di tutto ne recarete qua nota a bocca, per non darvi noia di
scrivere. Io sto ogni dì con qualche caldarella o con alcuna novità, per le
quali temo non esser messo in terra. E io sono al piacere di Dio. Ma se e'
guardasse al mio volere, disiderrei ch'altro male mi facesse lasciare
questa carne a terra; perchè temerei non passarà in pazienza. Ma fo
male: che, per grazia di Dio, l'ho auta insino qui; e così debbo sperare
per lo innanzi.
Di monna
Margherita e voi arò caro udir novelle. Qua penso in questi dì
arete
prestanza, o torniate o no, come ieri vi scrissi: e oggi n'ho auto
sentore; e penso sarete trattato come buono e amato
cittadino, a non
volervi voi isconoscere; che so non vi isconoscete mai, quando parlate
da dovero. Altro è parlare alle genti, altro è parlare a Dio e a sè. Cristo
vi guardi.
La notte di
san Piero assaggiai vostra
malvagìa; ed è molto dolce.
Penso sia di gran
costo, e ottima cosa: a voi la serbava sanza toccalla;
se non che furore di
fianco non ha legge. Tutto facea per avere diletto
con voi di vedella insieme; e anche se la voleste allogare meglio, che
poteste ogni volta preme; e voi e io possiamo, grazia di Dio,
provvederci. Che Cristo vi guardi. E non rispondete ora. -
LAPO vostro. VI di
luglio, al
fondaco vostro.